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Videocontent/1. YEG! racconta D*motion, il modello che misura il successo degli eventi con l'algoritmo ROInt e tre indicatori. Fari accesi sull'engagement rate

Nella prima puntata del format di ADC Group il Ceo Pier Paolo Pecchini, il Managing Director Giampiero Briozzo e la nuova Chief Business Officer Maria Guadalupe Lucasevich, spiegano il primo dei tre indicatori, legato al coinvolgimento emozionale, su cui si basa l'innovativo metodo integrato, convalidato dalla data science, con cui il Gruppo si fa precursore nella misurazione oggettiva dell'efficacia degli eventi, consolidando l'obiettivo di sviluppare il business per i clienti. Nelle prossime puntate focus su Interest rate ed Emotional rate.

Una vera e propria rivoluzione nel mondo degli eventi, da sempre alla ricerca di un faro per misurare l’efficacia degli stessi per partecipazione, reazione emotiva e risultati.

Arriva infatti sul mercato quello che potremmo definire 'il primo Auditel del settore'. Parliamo di D*motion, il modello integrato messo a punto da YEG! per valutare il successo di un evento,  protagonista delle prossime tre puntate del Videocontet, il format di ADC Group che approfondisce aspetti rilevanti del mondo della comunicazione.

Grafica 1
Grazie all'ambiente integrato dotato di una piattaforma streaming completa e scalabile, di una segreteria organizzativa evoluta e di tool di marketing e comunicazione e customer care, le aziende e i professionisti del settore possono costruire un percorso circolare di interazione con il proprio target, misurando per la prima volta dati quantitativi e qualitativi dell'audience prima, durante e dopo l'evento.

In questa prima puntata il Ceo Pier Paolo Pecchini, il Managing Director Giampiero Briozzo e la nuova arrivata nella company Maria Guadalupe Lucasevich,  Chief Business Officer, approfondiscono l’engagement rate, il primo dei tre indicatori su cui si basa il nuovo modello legato all’algoritmo ROInt, ovvero  return on interaction, che misura l’interazione e il successo di un evento appunto attraverso i tre indicatori.

Grafica 2

 

L’interest rate e l’emotional rate, saranno al centro delle prossime due clip di questa web serie.

Parlando dell’origine di D*motion, il  Ceo Pier Paolo Pecchini, spiega come YEG! già nel periodo della pandemia ha lavorato in backoffice per trovare una soluzione alla crescente domanda dell’industry di un tool per dare ai clienti il polso su quanto gli eventi siano in grado di raggiungere gli obiettivi prestabiliti. Il Gruppo si è focalizzato sulla raccolta e misurazione di dati, i più oggettivi possibili, utilizzando un software in grado di percepire il comportamento delle persone sia a livello qualitativo che quantitativo. Ecco allora la costituzione di  un algoritmo,  ROInt, che misura l’interazione e il successo di un evento attraverso tre  indicatori. L’engagement rate, legato alla effettiva partecipazione delle persone a un evento, l’Interest rate, che misura l’effettivo coinvolgimento del pubblico in termini di presenza e risposte agli stimoli ricevuti e l’Emotional rate, legato alla neuro analisi di come le persone reagiscono ai contenuti mostrati.

Giampiero Briozzo, Managing Director di YEG! contestualizza questa novità nell’ambito dell’identità del Gruppo, che si riassume in ‘Innovazione nell’interazione’ e si concretizza nell’impegno della company, una delle più grandi del settore, nel costruire eventi basati su inedite capacità di ingaggio del pubblico.   Il coinvolgimento emozionale del target, spiega Briozzo, è una metrica rilevante, così come la partecipazione e l’interazione, che diventano i tratti distintivi degli eventi rispetto alla comunicazione tradizionale. Perché, sottolinea il manager “l’ evento è il momento nel quale un’azienda si rapporta con il proprio target in maniera univoca e lo ascolta. Questa è la chiave del successo di un evento. La forza della nostra esperienza nella digitalizzazione degli eventi, soprattutto nel periodo pandemico, è legata alla scoperta che la contaminazione digitale dell'evento forniva la possibilità di parlare e ascoltare le persone con maggiore facilità, sviluppando un’interazione tra azienda e target. Questo è il punto centrale su cui abbiamo costruito D*motion, che consente di migliorare il dialogo continuativo tra i due, di ottimizzare le risorse investite dai clienti e di progettare l’evento e offrire contenuti in base ai desiderata e alle preferenze espresse dal pubblico, influenzando l’evento con i dati dei partecipanti legati alle risposte fornite in tempo reale”.  L’intelligenza artificiale generativa è stato un asset fondamentale per acquisire queste capabilities nella produzione degli eventi.  

Ora D*motion è a disposizione dei clienti e del mercato e rappresenta una sfida anche per Maria Guadalupe Lucasevich, da poco entrata in YEG! come Chief Business Officer, con il compito di far conoscere il nuovo modello che consente al Gruppo di affiancare i clienti nello sviluppo del loro business fornendo dati sul loro ROI e indicazioni per orientare al meglio il loro spending.   Un’offerta legata alla capacità di monitoraggio dell’audience nel pre, durante e post evento con un processo di raccolta dei dati successivamente processati dall’algoritmo ROInt che elabora le risposte del pubblico in tempo reale. Nel caso dell’engagement rate ad essere misurato è il grado di partecipazione delle persone alle attività durante l’evento, l’adesione, le registrazioni fatte alla segreteria o sul sito, gli accrediti e il grado di risposta alle domande sui desiderata. Indicatori che vengono misurati dal software e che, nel caso dell’engagement rate, rappresentano circa il 40% di quota rispetto agli altri due indicatori. Il tutto con la convalida della data science grazie alla collaborazione con la New York University.

 

Appuntamento alla prossima puntata della web serie che sarà dedicata all’interest rate.

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