Editoriale
Sulle gare AssoComunicazione diventa 'squadra'
Con un nuovo atteggiamento, compatto e propositivo, l’Associazione presieduta da Marco Testa imbocca una nuova strada, e lancia una sfida ambiziosa ai clienti e ai propri associati.
Tra le buone, poche, notizie che caratterizzeranno il 2006 della
comunicazione italiana mi sentirei di annoverare l'attività di
AssoComunicazione. L'impegno del suo presidente, eletto un anno
fa - per essere precisi il 15 dicembre del 2005 - è stato concreto, e ha
raggiunto risultati significativi. Come promesso nel suo programma elettorale,
non soltanto è riuscito a ridare visibilità e notorietà all'Associazione con un
fitto programma di iniziative territoriali (a questo proposito segnalo gli
incontri di AssoComunicazione all'interno del Motorshow di Bologna). Il
risultato più importante conseguito in questi primi 12 mesi è stato quello di
avere ricucito lo spirito di squadra, il senso di appartenza e la volontà di
rilanciare una professione che, per colpe proprie e malcostumi altrui, negli
ultimi anni ha subito strappi profondi.
Oggi all'Hotel Cavalieri di Milano, schierati nel lungo tavolo dei relatori si è presentata una vera squadra, undici persone compreso il capitano Marco Testa. A questi si aggiunge il direttore generale Fidelio Perchinelli. Volti noti e facce nuove, personaggi riservati e altri più avvezzi ai riflettori dei media, giovani emergenti e anziani che nella propria carriera ne hanno viste di tutti i colori.
La formazione di AssoComunicazione era nutrita e variegata: da Pino Cogliolo (McCann Erickson) a Pietro Dotti (JWT), dall'emergente Peter Grosser (Cayenne), curatore dello studio relativo alle gare presentato alla stampa, a Riccardo Lorenzini (D'A,L,V/BBDO), da Mauro Mazzon (Publicis) a Sergio Baratelli (Ogilvy), dal giovanissimo Dario Peccerillo (Leo Burnett) a Marco Fanfani (TBWA), da Mario Attalla (Grey Italia) a Stefano Del Frate (DraftFcb). Tutti avevano voglia di fare fronte comune su uno dei temi più delicati del momento, le gare. I dettagli dell'iniziativa sono illustrati in un approfondito servizio pubblicato su questo sito, di imminente pubblicazione e al quale rimandiamo (vedi notizia correlata). In questo spazio mi preme sottolineare come oggi si sia percepito un clima diverso. Forse è l'inizio di una nuova fase, più consapevole e determinata. Le associate ad AssoComunicazione sembrano avere imboccato la via della trasparenza risollevando la bandiera della dignità.
Il documento sulle gare - dove le agenzie e le aziende firmano una scheda contenente norme sulla tutela della creatività, informazioni sull'entità del budget, la tempistica di presentazione, le agenzie coinvolte, e il rimborso spese - sembra costituire il minimo sindacale per un paese, tra virgolette, normale. Invece è tanto per un paese che dell'anomalia fa la propria normalità. Diventare un paese normale anche nella comunicazione, condividere regole di buon senso, affermare i propri valori è la sfida che AssoComunicazione lancia alle aziende partner e ai propri associati. Seguiremo col dovuto interesse tutte le fasi di questa emozionante partita, con l'augurio che dal tema delle gare si faccia chiarezza, un passo alla volta, sugli altri fronti quali il rapporto col Pubblico, le ricerche, la remunerazione, i consumatori, e via di questo passo. In bocca al lupo AssoComunicazione!
Salvatore Sagone