Inchieste
Botta e risposta Benatti/Wpp
Continua l'aspro confronto fra i due contendenti, che si gioca ora anche sulle date di avvio della causa legale in corso. Riportiamo i testi delle due dichiarazioni.
Si accendono sempre di più i toni della querelle fra Marco Benatti, ex country manager di Wpp Italia e Martin Sorrell , ceo di Wpp Group. I due contendenti hanno oggi inviato alle redazioni delle comunicazioni in cui riportano la propria posizione e versione dei fatti.
Continua intanto sul fronte finanziario il braccio di ferro sulla società FullSix; ieri la holding inglese è salita al 29,82% del capitale, e oggi Benatti con la sua Blugroup ha annunciato di avere raggiunto la quota 42,86% (vedi notizie correlate).
Marco Benatti attacca.
Dopo l'esposto del 7 febbraio scorso al Commissariato di Polizia, in merito ai presunti "accessi non autorizzati" negli uffici WPP di via Carducci 14, Marco Benatti torna alla carica con il primo, sostanziale passo legale in questa vicenda ormai sotto i riflettori della stampa italiana e internazionale. In una nota diffusa oggi da Bonaparte 48 si apprende che Marco Benatti ha avviato un'azione civile nei confronti sia di Wpp Italia che la capogruppo inglese con la riserva di estendere l'azione legale allo stesso Sorrell "per gli ingenti danni provocati con ripetute dichiarazioni diffamatorie".
I contenuti dell'azione interessano elementi sia di diritto civile, del lavoro e societario, e prendono l'avvio dalla modalità del licenziamento, nonostante l'operato e il successo apportato dal manager veronese alla causa Wpp. Benatti, infine, si riserva di quantificare il danno economico e di immagine.
Per maggiore chiarezza riportiamo il testo integrale della dichiarazione:
"Marco Benatti ha avviato un'azione civile nei confronti del gruppo anglosassone Wpp. I legali di Benatti, Prof. Avv. Claudio Consolo e Avv. Franco Toffoletto, nei giorni scorsi hanno citato in giudizio sia la italiana Wpp Holdings (Italy), che pure vorrebbe far svolgere il processo a Londra, sia la capogruppo inglese guidata da Sir Martin Sorrell, con riserva di estendere l'azione a quest'ultimo come persona fisica per gli ingenti danni da lui personalmente provocati con ripetute dichiarazioni diffamatorie. Oggetto del processo è innanzitutto la regolarità del rapporto di lavoro che Benatti aveva con il gruppo inglese Wpp, di cui era "country manager" per l'Italia e la forma dell'atto di licenziamento, attuato direttamente da Martin Sorrell il 9 gennaio scorso, con forme lesive dei diritti di qualsivoglia lavoratore e senza precisi addebiti.
Benatti attraverso l'atto di citazione, contenente una completa serie di domande, riepiloga tutta la storia del rapporto operativo con Wpp dal 2002 fino al gennaio di quest'anno; e ciò al di là degli evidenti successi conseguiti dalla sua gestione, che hanno visto in quattro anni crescere in modo considerevole il fatturato consolidato del gruppo in Italia e, parallelamente, hanno registrato un notevole incremento sotto il profilo occupazionale.
Benatti ricostruisce e rivendica la storia del successo manageriale realizzato per conto del gruppo Wpp e, di fronte alla rottura improvvisa e priva di addebiti minimamente specifici del rapporto con la proprietà inglese, porta davanti ai giudici una causa che interessa complessivamente elementi sia di diritto civile, sia di diritto del lavoro sia di diritto societario, collegati all'articolata attività svolta dal manager, onde infine quantificare il danno economico e di immagine scaturito dalla vicenda, davvero ingente e imputabile, più che alla WPP Italy, alla WPP mondiale con sede a Londra e al suo "Chief Executive Officer".
...e Wpp Group risponde
La risposta del gruppo inglese non si è fatta attendere. In una nota, il gruppo guidato da Martin Sorrell (nella foto) ribadisce i passaggi temporali dell'azione legale nei confronti di Benatti.
Fra le righe, il gruppo sembra sottolineare che si è trattato di interruzione del rapporto e non di licenziamento (come sostenuto invece chiaramente nella nota di oggi da Marco Benatti), in quanto si trattava di un rapporto di consulenza.
In secondo luogo, la nota ricorda che l'azione legale contro Marco Benatti da parte di Wpp Holdings (Italy) è stata depositata l'11 gennaio presso l'Alta Corte di Giustizia di Londra, "individuandola quale foro di competenza sulla base delle specifiche clausole riportate dal contratto di consulenza a suo tempo firmato tra WPP Holdings (Italy) srl e Benatti". E dunque agendo prima temporalmente di Benatti, a cui pure, precisa ancora la nota, l'azione legale era stata notificata.
Per maggiore chiarezza riportiamo il testo integrale della dichiarazione:
"In relazione alla dichiarazione rilasciata in data odierna da Marco Benatti, WPP Italia informa che:
In data 9 gennaio 2006, WPP Holdings (Italy) srl ha consegnato a Marco Benatti una lettera di interruzione del rapporto di consulenza, che lo legava alla società dal 2002, firmata dal consigliere delegato di WPP Holdings (Italy) srl Paul Richardson.
In data 11 gennaio 2006, WPP Holdings (Italy) srl ha depositato un'azione legale contro Marco Benatti presso l'Alta Corte di giustizia di Londra individuandola quale foro di competenza sulla base delle specifiche clausole riportate dal contratto di consulenza a suo tempo firmato tra WPP Holdings (Italy) srl e Benatti. Si specifica inoltre che tale azione legale è già stata notificata al Sig. Benatti.
Solo successivamente, Marco Benatti ha notificato un atto di citazione civile contro WPP Holdings (Italy) srl e contro WPP Group PLC di Londra davanti al Tribunale di Verona".