Inchieste

NC-Nuova Comunicazione. Cernuto, Pizzigoni & Partners. Non solo consulenti della marca

È un rapporto quotidiano, quasi simbiotico, quello che l’agenzia nata nel 2009 ha con i propri clienti, nella convinzione che solo seguendo day by day l’evoluzione della marca si possano davvero realizzare progetti di comunicazione efficaci. Perché oggi le agenzie devono sapere assistere i brand sotto tutti gli aspetti, senza più barriere fra i diversi ambiti. Pubblichiamo l'intervista tratta dall'inchiesta 'Italians do it better' contenuta nel numero (57) di dicembre-gennaio 2016, della rivista NC - Nuova Comunicazione.
È molto di più di una partnership: è una vera e propria partecipazione, quasi una simbiosi con l’agenzia quello di cui hanno bisogno oggi i clienti secondo l’agenzia Cernuto Pizzigoni & Partners, che dalla sua nascita basa il proprio lavoro su questa convinzione. 

“Se non si vuole essere periferici rispetto alla reputazione del brand, si deve partecipare quotidianamente alla vita del cliente - spiega il managing director Aldo Cernuto -. Perché oggi è importante seguire come il marchio interagisce con il suo target ogni giorno sui social, come la gente ne parla su queste piattaforme, così come sviluppare su di esse comunicazioni instant. E tutto ciò richiede un rapporto simbiotico”.

Su questa idea, l’agenzia indipendente ha costruito il proprio portafoglio clienti, con risultati di crescita che dal 2009 a oggi sono stati ogni anno a due cifre (+15% nel 2015). Tutto ciò è stato possibile grazie al know-how dei suoi fondatori, professionisti con alle spalle importanti esperienze nei gruppi internazionali, e alla struttura agile a cui hanno dato vita ormai sei anni fa. “Siamo nati con la consapevolezza acquisita nei grandi network internazionali del radicale mutamento di scenario in atto - prosegue Cernuto -, e della necessità sempre crescente di avere sul mercato strutture con quella professionalità, ma con molta più agilità”. In questi anni, l’agenzia ha saputo farsi conoscere e apprezzare per la sua capacità di rispondere alle esigenze sempre più crescenti del cliente sui differenti aspetti della comunicazione. 

“Oggi, le aziende hanno bisogno da parte dell’agenzia di un supporto totale, che va al di là delle barriere considerate anche solo fino a qualche anno fa - considera Cernuto -. L’agenzia oggi deve essere pronta a trattare temi e progetti che fino al giorno prima non erano contemplati, acquisire le competenze e le professionalità mancanti e renderle disponibili immediatamente. Anche perché distinguere tra Atl e Btl non ha più senso: consapevoli che ormai tutto è below the line, bisogna trattare tutta la comunicazione con la dedizione un tempo riservata all’above the line”. Partendo da questa considerazione la struttura si è organizzata in modo da potere rispondere a tutte le esigenze di comunicazione, sia attraverso professionalità interne, sia, quando necessario, appoggiandosi a partner esterni scelti ad hoc per ogni progetto. Inoltre, per i clienti che vogliono parlare a un pubblico internazionale, Cernuto Pizzigoni & Partners può contare sul supporto del network di agenzie indipendenti thenetworkone, che offe ai propri soci la possibilità di attingere a più di 800 strutture in oltre 100 paesi

“Oggi, è fondamentale avere un occhio internazionale, ed essere in thenetworkone ci facilita - continua il managing director -. Inoltre, ci permette di continuare a essere indipendenti, pur potendo ricorrere alle numerose risorse che il network mette a disposizione”.

Un esempio interessante dell’approccio dell’agenzia è la campagna multicanale di lancio per la Outback Subaru, dotata di sistema EyeSight di serie, uscita a febbraio scorso. La comunicazione si incentra sul claim ‘Ora vedere è potere’, l’espressione immediata di un concept semplice, ma diretto: il sistema EyeSight, la principale novità dell’auto, insieme alle altre importanti feature tecnologiche (motore Boxer Subaru, Symmetrical AWD, X-Mode) dà metaforicamente alla nuova Outback la facoltà di portare il guidatore a un livello superiore. 

Questo concetto di ‘empowerment’ ha portato a uno sviluppo creativo molto riconoscibile, coerente nei vari media ed efficace. La campagna, infatti, ha preso subito slancio sulla stampa, dove al claim e all’immagine dell’auto è stato affiancato il volto di un uomo che osserva la strada da un punto di vista ‘tecnologicamente potenziato’.

Contemporaneamente alla stampa hanno preso vita anche gli spot radio e tv che ripercorrono la stessa creatività: in un’intervista, un uomo racconta la scoperta di un suo ‘potere’ che si esprime in una percezione amplificata di ciò che gli succede attorno e in un controllo incredibile del quale non credeva essere capace. Stranamente però questo suo ‘potere’ è apparso da quando ha la nuova Outback e scompare quando non la guida, come risulta evidente dalla sua dichiarazione che conclude lo spot:

È strano però, quando scendo dall’auto tutto torna normale”. La campagna ha anche avuto un importante sviluppo sul web, con piani editoriali ad hoc sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter di Subaru, e banner, Dem innovative e una campagna display adv e Facebook.



Ilaria Myr