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Fiat: approvata la scissione del business veicoli industriali. Ricavi a +12,5%

In base a quanto deciso oggi nel Cda del Gruppo, le attività di veicoli industriali, macchine agricole, per le costruzioni e relativi motori e trasmissioni saranno distinti dalle attività automobilistiche e dalla relativa componentistica, che includono Fiat Group Automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau e FPT Powertrain Technologies. Nel 2° trimestre i ricavi raggiungono i 14,8 mld di euro
Il 21 aprile 2010 Fiat ha annunciato l’intenzione di procedere ad una scissione dei business veicoli industriali, macchine agricole e per le costruzioni e relativi motori e trasmissioni.

Oggi il Consiglio di Amministrazione della (nella foto l'ad Sergio Marchionne) Fiat ha approvato la scissione parziale proporzionale, ai sensi degli artt. 2506 e seguenti del codice civile, con cui Fiat intende trasferire ad una società di nuova costituzione, Fiat Industrial S.p.A. alcuni elementi dell’attivo (prevalentemente partecipazioni) relativi ai business dei veicoli industriali, motori “industrial & marine”, macchine agricole e per le costruzioni oltre a debiti finanziari.
Con la scissione, queste attività saranno separate da quelle automobilistiche e dalla relativa componentistica, che includono Fiat Group Automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid, Comau e FPT Powertrain Technologies (attività di motori e trasmissioni per autovetture e veicoli commerciali leggeri).

Dalla data di efficacia della scissione - che si assume possa essere il 1° gennaio 2011 - le azioni di Fiat Industrial saranno assegnate agli azionisti Fiat sulla base di un rapporto uno a uno.
Successivamente, Fiat e Fiat Industrial saranno quotate separatamente presso il mercato telematico azionario di Milano e opereranno in modo separato come società quotate indipendenti con i rispettivi management e consigli di amministrazione.

La scissione darà chiarezza strategica e finanziaria ad entrambi i business e permetterà loro di svilupparsi strategicamente in modo indipendente l’uno dall’altro.
Inoltre, il Consiglio ritiene che l’operazione consentirà la giusta valutazione sui mercati dei capitali di entrambe le società.

In conseguenza della scissione il patrimonio netto di Fiat sarà ridotto di 3.750.346.053 euro. Il capitale sociale di Fiat Industrial sarà aumentato di 1.913.178.892 euro, inoltre 1.837.167.161 euro saranno attribuiti a Fiat Industrial attraverso le altre riserve.

La scissione è soggetta all’approvazione degli azionisti ed ai provvedimenti autorizzativi delle autorità regolamentari (Consob e Borsa Italiana). Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente ed all’Amministratore Delegato di Fiat di convocare l’assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti per approvare l’operazione ed alcune modifiche statutarie. L’assemblea si terrà presumibilmente, con il quorum necessario, il 16 settembre 2010.

Riguardo ai risultati del 2° trimestre del Gruppo, i ricavi del Gruppo sono stati pari a 14,8 miliardi di euro, in aumento del 12,5% (+6,7% a cambi costanti) nei confronti dello stesso periodo del 2009. Tutti i settori nel trimestre hanno contribuito alla ripresa, con performance particolarmente positive di CNH, Iveco e e dei settori del business dei componenti e sistemi di produzione.
Fiat Group Automobiles ha chiuso il trimestre con ricavi pari a 7,4 miliardi di euro, in crescita del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2009.
L’andamento per Paese evidenzia un calo in Germania e Italia e una crescita in Francia (+10,5%), Gran Bretagna (+0,3%) e Spagna, dove le consegne sono quasi triplicate per il secondo trimestre consecutivo.