
Interviste
FCB Milan is back. A un anno dall'arrivo del Ceo Giorgio Brenna, ricavi a +90% e obiettivo 2019 +35% con profitto a doppia cifra. La ricetta? “Cloud organization, qualità creativa, team vincenti e raddoppio dei talenti”. Vinta la gara Laborest
Il 7 maggio scorso FCB Milan ha festeggiato il primo anno dall'arrivo di Giorgio Brenna in
agenzia in qualità di Chief Executive Officer. Il manager, che guida un processo di grande
sviluppo della sigla, si è proposto un obiettivo ambizioso : portare FCB Milan ad entrare nella rosa delle top 5 agency italiane.
Se un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova, ci sono tutte le premesse per raggiungere il traguardo.
Numeri alla mano, infatti, negli ultimi 12 mesi i ricavi della sigla sono cresciuti del 90% sul 2018, è stato raggiunto il break even operativo rispetto alle perdite precedenti e per il 2019 si prospetta un ulteriore incremento del +35% con un profitto a doppia cifra.

Quali gli asset della vision con cui Brenna dirige FCB Milan in questa nuova era di vitalità, sia a livello interno che di business?
Innanzitutto, spiega il Chief Executive Officer ad ADVexpress, una riorganizzazione che ha portato al raddoppio dei professionisti presenti in agenzia, ora complessivamente 63, dei quali 23 creativi, e alla costituzione di una coppia di Executive Creative Director, Alessandro Antonini e Massimo Varrone (nella foto sotto), dopo l'uscita di Francesco Bozza, ai quali riporta il Direttore Creativo Gianluca Belmonte. Il Creative Team si è inoltre rafforzato di recente con l'ingresso di Sara Bottani, Senior Copywriter da Havas, Gianluca Di Bacco, Art Director da WPP e Wenyi Cai, Junior Copywriter da Cayenne.

Il talento alimenta la qualità del lavoro strategico e creativo, chiave di volta per avere
successo nelle gare commenta Brenna, ricordando che a fare la differenza è anche la
creatività omnichannel di FCB Milan che grazie alle competenze interne spazia su tutte le
leve e le piattaforme, dall'atl a btl, dal digital ai social, dal crm alla consulenza sui dati, a monte e a valle di ogni progetto, per garantire risultati ed efficienza degli investimenti.
“Mi fa piacere definire il nostro modello una 'Cloud organization', le cui fondamenta non sono strutture rigide a matrice ma team flessibili, veloci, efficaci, a servizio di ogni cliente, in grado di assicurare a FCB regole d'ingaggio totalmente nuove per il mercato ed estremamente agili, ideali per far crescere il nostro business in modo aggressivo”.
“Tale architettura sprigiona un clima molto positivo, ottimista e vincente in agenzia – aggiunge l'AD – lo staff è molto motivato e i professionisti nelle varie discipline lavorano con grande sinergia sprigionando idee, insight e nuovi stimoli”.
Nella ricetta di FCB Milan per crescere è rilevante l'apporto di know how da parte del network FCB e di IPG, di cui l'agenzia fa parte, garante peraltro di una notevole solidità finanziaria che fa da volano agli investimenti in innovazione.
“All'interno di un'ampia libertà di azione decisamente senza precedenti che il network assicura all'Italia, c'è un potente carburante in termini di tool, ricerche, expertise e dati che l'agenzia riceve costantemente dall'internazionale che va ad accrescere la competitività della sua offerta al mercato” sottolinea Brenna. Anche in virtù di questo know how, FCB è l'hub per il Sud Europa di Beiersdorf.
Guardando al futuro, come detto, l'agenzia punta in alto nonostante un mercato, osserva
Brenna, piuttosto stagnante, nel quale le aziende rivedono al risparmio le logiche di
investimento media. Non tutti i mercati sono in ralenty però. Mentre Uk e Asia registrano
un andamento positivo, osserva Brenna, l'America Latina è flat, l'Europa soffre anche per
le questioni legate all'UE, ormai sempre più severa verso l'Italia e ad alcune criticità
politiche ed economiche in Spagna, Francia, Germania e Grecia.
In Italia conclude Brenna, è evidente una stasi, anche creativa, perché le aziende
attendiste rallentano gli investimenti, ma questo situazione di standby non deve togliere
l'ottimismo a un Paese ricco di risparmi che potrebbero presto tornare in circolo
rivitalizzando l'industry e la comunicazione.
EC