Interviste

NC-Nuova Comunicazione. Casta Diva Group, ambasciatori dell’italianità

Con 13 sedi all’estero, il gruppo di comunicazione integrata è oggi una delle realtà italiane indipendenti più conosciute sulla scena Internazionale. Grazie a un posizionamento ben definito, è riuscito a mettere a segno progetti di successo globale come il pluripremiato ‘hearing hands’. Alla base, la convinzione che fuori dai confini nazionali l’essere italiani sia un valore aggiunto. È del 30 marzo, ricordiamo, la definizione dell'Accordo Quadro che prevede che fusione per incorporazione di Casta Diva Group in Blue Note. Pubblichiamo l'intervista tratta dall'inchiesta 'Italians do it better' contenuta nel numero (57) di dicembre-gennaio 2016, della rivista NC - Nuova Comunicazione.
Scegliere un nome italiano per lavorare principalmente all’estero è una chiara dichiarazione di intenti: voler portare con orgoglio l’italianità fuori dai confini del Bel-Paese. Ed è esattamente quello che hanno voluto fare Luca Oddo e Andrea De Micheli nel 2005 quando hanno gettato il primo seme di Casta Diva Group, creando la casa di produzione Casta Diva Pictures. Lo scorso 30 marzo 2016 ,ricordiamo, è stato definito un Quadro che prevede la fusione per incorporazione di Casta Diva Group in Blue Note. Nasce così un nuovo big player specializzato in branded content, entertainment ed eventi (leggi news).

Pubblichiamo l'intervista tratta dall'inchiesta 'Italians do it better' contenuta nel numero (57) di dicembre-gennaio 2016, della rivista NC - Nuova Comunicazione.

“Molte strutture italiane si danno nomi stranieri - spiegano il presidente e il ceo del Gruppo -; noi abbiamo voluto fare l’esatto contrario. Perché è indubbio che essere italiani è all’estero un valore aggiunto, e anche nel mondo della comunicazione la qualità del nostro artigianato è molto apprezzata. Noi italiani siamo talmente abituati ad autodenigrarci che non ci rendiamo conto di quanto valiamo”. 

Oggi, Casta Diva Group è un vero e proprio gruppo di comunicazione integrata, composto da tante strutture specializzate - le controllate Casta Diva Pictures, Egg Events e Bin Jip, e Adacto, legata da accordo commerciale - nei diversi ambiti che vanno dagli eventi al digitale, dal social al viral, e forse, presto, anche al branded content e alla produzione tv, grazie a un’acquisizione che il gruppo sta attualmente trattando.

“Offriamo alle agenzie i servizi di cui hanno bisogno - spiegano -, esclusa la parte pubblicitaria e strategica di posizionamento del brand. E il tempo ci sta premiando: oggi infatti le aziende richiedono sempre di più progetti below the line (eventi guerrilla, web, ndr) e chi, come noi, ha scelto questi ambiti si trova avvantaggiato, in virtù di una maggiore flessibilità operativa. Non siamo però onnipotenti e onnicom-prensivi: quando c’è bisogno ci appoggiamo a professionisti esterni”. 

Un’altra scelta strategica, che sta dando ottimi risultati, è l’internazionalità del Gruppo, che conta oggi 13 sedi nel mondo (Beirut e Montevideo quelle aperte del 2015). “Oggi, grazie al web non esistono più barriere fisiche - continuano Oddo e De Micheli -. Questo vale anche in comunicazione con le campagne web, che possono essere fruite a livello  globale. Diventa dunque necessario avere una visione globale, cogliendo con prontezza le opportunità che si presentano: non è raro, infatti, che un mercato che sembrava poco importante, dia invece ottimi risultati”. 

Basti pensare al progetto ‘Hearing Hands’, sviluppato per Leo Burnett Istanbul e Samsung Turchia, che ha letteralmente sbancato ai più prestigiosi premi internazionali di comunicazione, primi fra tutti quelli di Adc Group: 8 riconoscimenti al Bea Italia e 6 (più 1 a Samsung come ‘Best Event Company’) all’EuBea. Ma anche 1 oro a Epica Awards (categoria Viral Films), 2 bronzi a Cannes Lions International Festival Of Creativity (categorie PR e Promo&Activation), 2 bronzi e una menzione come ‘Finalist’ a Lia - London International Awards 2015 (categoria Web Services e Live Events). Viene dalla Turchia anche un altro interessante progetto, sviluppato per la barretta di cioccolato Metro, che ha come claim ‘Fai il pieno di energia’.

Per dimostrare la sua efficacia, Dinamo Istanbul, parte di Casta Diva Group, ha organizzato un evento e un ‘lancio spaziale’. Un gruppo di ingegneri del ITÜ Enerji Enstitüsü (il Politecnico di Istanbul) ha progettato una speciale navicella spaziale (pallone aerostatico + drone alimentato a batteria) alla quale è stato legato un Metronauta insieme a una Go Pro che aveva il compito di filmarne il percorso. Prima del lancio nello spazio del Metronauta, la popolazione di varie città turche e alcuni giocatori della squadra di calcio Galatasaray sono stati coinvolti nella carica delle batterie del drone. I partecipanti, dopo aver mangiato una barretta energetica Metro, sono saliti in sella a delle bike da spinning collegate a vari gruppi di batterie. In totale sono stati caricati 8kwH di energia. Le batterie caricate durante l’evento sono state successivamente portate in Inghilterra dove è avvenuto il lancio spaziale del Metronauta.

L’energia prodotta grazie all’assunzione della barretta Metro ha permesso alla navicella di raggiungere un’altezza di 31.200 piedi e percorrere 31 km. Importanti i risultati: 1.156.384 visualizzazioni del video su YouTube, 76.000 tweet. Infine, uno sguardo all’anno che si è appena concluso. Il 2015 è stato per Casta Diva Group un anno interessante che si è chiuso con un fatturato di 25 milioni e una crescita della marginalità compresa fra il 20 e il 30% rispetto al 2014. In particolare, sono andate molto bene le sedi di Milano, Istanbul, Praga, Londra e Buenos Aires seguite da Los Angeles e Cape Town.

“Il 2016 si prospetta ancora più interessante - spiegano -. Stiamo lavorando alla produzione del nuovo film di Marco Bechis e di un nuovo format per Mediaset. E non finirà qui…”.



Ilaria Myr