Interviste

NC - Speciale Brand Communication. Reverse Innovation, innovativi per vocazione

L’agenzia di brand communication e product design unisce da sempre la grande abilità creativa e il solido know-how multicanale a una profonda empatia con i clienti e i consumatori. Un approccio vincente che le ha consentito di proporre progetti Up to Date’ ed evoluti per un’ampia varietà di settori e di mercati e di vincere numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Pubblichiamo l'intervista tratta dallo Speciale Brand Communication (I Player) allegato al numero 57 (dicembre-gennaio 2016) di NC - Nuova Comunicazione.
Studiare e comprendere le particolarità di ogni settore, rimanendo sempre in ascolto del consumatore, in un’ottica marketing oriented. Ecco l’approccio di Reverse Innovation, agenzia di brand communication e product design, con una spiccata vocazione all’innovazione. 

“La nostra vocazione alla creatività innovativa - spiega Alice Tacconi (foto 1), partner e managing director -, è stata confermata da diversi premi internazionali, tra cui il Red Dot Communication Design, il Pentawards e il Creativity International Awards, di cui siamo estremamente orgogliosi”. 

Rimanere geograficamente vicini ai clienti e ai mercati di riferimento permette alla società una maggiore sensibilità. A tale scopo, il team d’agenzia è oggi operativo su due sedi: Milano e Amsterdam.

clicca per ingrandire“Per la stessa ragione - precisa Mirco Onesti (foto 2), partner e creative director -, oltre alla certificazione Iso 9001, abbiamo conseguito la certificazione Simply Halal, in modo da offrire un supporto concreto anche ai progetti destinati specificamente ai mercati islamici”.

Come è possibile oggi trasformare il brand in un asset strategico, a supporto dello sviluppo dell’impresa?

(Tacconi) Trovare una soluzione creativa che differenzi il più possibile il brand rispetto ai competitor, dandogli una cifra stilistica e una voce unica, non basta più per mantenere un marchio vivo e vicino al proprio pubblico, occorre anche aggiornarlo costantemente. Bisogna seguire le evoluzioni di un mercato sempre più veloce e chiassoso. I consumatori hanno una propria voce e un marchio che si rifiuta di ascoltarla è destinato a inaridirsi. Un branding efficace è frutto di un dialogo serrato e costante con il proprio mercato e il proprio pubblico: solo così è possibile conciliare le necessità di evoluzione con fedeltà a sé stessi.

Qual è la vostra opinione circa l’utilizzo del web, dei social e del digital in comunicazione?

(Onesti) Troppo spesso si usano web e social semplicemente come un nuovo canale… quando invece sono molto, molto di più. Attraverso di loro, i consumatori possono finalmente interagire con il brand, ed è fondamentale che tutte le aziende capiscano che la vera dimensione di questi media è nel dialogo. Non si tratta semplicemente di declinare in modo coerente la propria comunicazione sulle nuove piattaforme digitali: si tratta di usarle per creare una finestra attraverso cui far entrare i consumatori, farli dialogare con il brand, permettere loro di esprimere la propria opinione sugli aspetti chiave del prodotto. Le nuove potenzialità del digital sono nell’ascolto, prima di tutto. Ed è questo il modello che ci sforziamo di seguire nei nostri progetti, dentro e fuori dal mondo digitale.

Qual è il legame tra brand communication, packaging ed experiential marketing?

(Tacconi) Nel momento dell’acquisto il consumatore non cerca solo nuove esperienze ed emozioni ma anche, più concretamente, informazioni più significative, per orientarsi in un panorama competitivo sempre più denso e complesso. In questo contesto il pack diventa più strategico che mai, rinnovando la propria componente funzionale. Il ruolo del pack nei prodotti del futuro, il cui acquisto sarà sempre più ‘delocalizzato online’ è invece estremamente intrigante da immaginare e da inventare: il pack diventerà una componente essenziale dell’esperienza di prodotto e andrà pensato e immaginato in un modo nuovo, per emozionare e coinvolgere quanto l’acquisto diretto nei punti vendita.

Sostenibilità ambientale e sociale. Come si traduce l’approccio sostenibile nella brand communication?

(Tacconi) Anche in questo caso è fondamentale capire il consumatore, perché parte tutto da lui. I consumatori moderni sono sempre più consapevoli a queste tematiche e sempre più attenti a come i brand le affrontano. La coerenza diventa fondamentale in quanto nel mondo online le informazioni corrono veloci: la mancanza di autenticità porta a un’immediata perdita di contatto con il pubblico, che si disaffeziona facilmente. Sposare determinate cause non può essere solamente una scelta di marketing: per essere efficace occorre una vera e propria mission strategica che deve permeare ogni aspetto del brand.

Ci descrive una o due vostre recenti case history, particolarmente rappresentativa del vostro modus operandi?

(Onesti) Tra le case history 2015 maggiormente significative segnalerei quella firmata per la nuova linea di gelati Big Bite di Wall’s (Unilever UK, ndr). La sfida era creare una nuova identità visiva attraverso un pack ‘appetitoso’, in grado di generare interesse istantaneo e al contempo riflettere i valori del marchio stesso. La soluzione: un’idea semplice, ma ‘incisiva’. Quale modo migliore per esprimere il concetto di ‘big bite’ se non proprio un logo ‘mangiucchiato’? Il prodotto è accompagnato da un personaggio - Mr. Big Mouth - che esprime la personalità giocosa e irriverente di Big Bite. Il progetto ha vinto il bronzo nella categoria Food & Beverage al 45° Creativity International Awards. Un altro progetto particolarmente interessante è quello che abbiamo realizzato per la nuova linea di pastiglie, gel e brillantante a marchio Svelto Lavastoviglie (Unilever Italia, ndr). La comunicazione visiva evocava subito l’eredità del marchio senza rinunciare alla modernità di uno stile dinamico e contemporaneo. Protagonista della range e delle tre linee (Classico, Tutto in 1 ed Expert, ndr) il codice colore verde, caratteristico del brand, accostato a nuovi colori chiave per favorire riconoscibilità e specificità a ogni referenza. Il risultato è stato un design grafico nuovo, integrato e coerente con l’identità del marchio. In occasione della XX edizione del concorso Mediastars, il progetto ha vinto il primo premio nella categoria ‘Non Food Serie Coordinata’ della sezione ‘Packaging’.



Marina Bellantoni