Interviste

Oltre ai Musei, Retail ed Eventi nel futuro di Reframe Productions, l'unica casa di produzione italiana che si occupa di contenuti interattivi narrativi XR. Lonardi: "Creiamo storie e mondi virtuali al servizio di brand e aziende"

La società di cui sono rispettivamente direttore creativo e ceo Matteo e Francesco Lonardi, si racconta ad e20express illustrando un ambito, quello della realtà virtuale, che ha ancora ampii margini di crescita e un grande potenziale inespresso per settori come la Live Communication.

Fino all'11 dicembre 2022, a Triennale Milano l'installazione 1923: Past Futures propone un viaggio nel tempo per scoprire la storia delle Esposizioni Internazionali in vista del centenario della fondazione dell'istituzione che si terrà nel 2023. Nel corso degli anni, le Esposizioni Internazionali hanno raccontato importanti cambiamenti socio-culturali, spesso anticipando tendenze e innovazioni epocali, come le edizioni dedicate a temi quali il Tempo libero (13ª Triennale, 1964) o Il grande numero (14ª Triennale, 1968).

1923: Past Futures è un progetto speciale a cura di Triennale Milano con il supporto di VIVE Arts e la produzione e direzione creativa di Reframe Productions (https://www.reframevr.net), l'unica casa di produzione italiana focalizzata esclusivamente su contenuti interattivi narrativi XR.

Indossando il visore VR i visitatori di Triennale possono partecipare nella narrazione diacronica, tra salti temporali, attraversando un secolo di storia di Triennale, dal 1923 a oggi, dando vita a un’esperienza immersiva a partire dai materiali conservati negli Archivi dell'Istituzione.

La ricostruzione dell’archivio permette di ripensare sia il concetto di museo come contenitore sia i suoi confini strutturali. Il contenuto di un museo può non essere accessibile per vari motivi, che vanno dalle complicanze logistiche a quelle conservative. Ed è anche qui che si inseriscono le opportunità che nuovi strumenti come la realtà virtuale possono fornire ai visitatori permettendo una fruizione inedita, ma a volte necessaria, dei contenuti. 

“Il nostro lavoro permette alle istituzioni di attirare un pubblico più giovane, con esperienze immersive che durano nel tempo e da cui il museo può trarre profitto, con la possibilità concreta di portare il brand del museo a un pubblico globale" dice Matteo Lonardi direttore creativo di Reframe la casa di produzione Milanese che crea esperienze di realtà virtuale CGI interattive. 

Suo fratello Francesco, il CEO, controbatte:"Siamo nati nel 2018 ed i nostri lavori in VR sono stati selezionati a prestigiosi festival cinematografici internazionali, esposti in musei e fiere d'arte in tutto il mondo. Crediamo che i contenuti in realtà virtuale debbano essere esperienze estetiche ben scritte, interattive e immersive. Operiamo al fianco di musei e brand per creare narrazioni VR interattive di alta qualità, per portare nuove esperienze digitali al pubblico. Creiamo anche mondi interattivi in loco o online ed aiutiamo i brand a creare i loro metaversi oltre a sviluppare retail experience e storytelling per i marchi". Reframe è dedita sia alla costruzione di esperienze immersive narrative che di mondi virtuali dove si possono creare eventi, spazi o esperienze  per brand e aziende.

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La collaborazione tra Reframe, Triennale e Vive Arts ha prodotto  Past Futures che consente di partecipare alle proteste del Sessantotto, di essere trasportati sullo scalone del palazzo nel 1952 e ammirare l’installazione neon di Lucio Fontana o di ascoltare i pensieri dell’architetto Giovanni Muzio.

"Per caso, durante la nostra ricerca, abbiamo dato un'occhiata ai carteggi di Giovanni Muzio. L’architetto del Palazzo Dell’Arte dove ha sede Triennale ed è stato il primo passo che ha dato inizio all'intero progetto. La Triennale è un simbolo della città di Milano, e la professionalità dell'istituzione ci ha permesso di lavorare a stretto contatto con i curatori per capire il tipo di storia da raccontare, ovvero una storia dell'istituzione e delle installazioni più interessanti degli ultimi cent'anni", prosegue Matteo Lonardi. Precisa inoltre che il Progetto doveva essere di facile fruizione da parte di un pubblico variegato "Le interazioni dell’utente devono essere semplici perché il target è molto vasto e bisogna essere chiari con chiunque, perciò abbiamo deciso per l'installazione in Triennale Milano di utilizzare delle semplici bolle che l’utente può toccare per accedere ai contenuti, video, audio e animati, inducendo così il fruitore a proseguire, a interagire e a scegliere l'argomento di maggior interesse”.

I due Fratelli spiegano come nel loro lavoro stiano creando con ogni nuovo Progetto un pezzetto in piu di un linguaggio visuale inedito e immersivo; “Come nel cinema noi partiamo sempre dalla storia, la tecnologia viene dopo per raccontare quella storia al meglio. Per coinvolgere l’utente è importante che le interazioni che compie siano funzionali allo svolgimento della narrazione. Il cinema e i videogame interagiscono e diventano una cosa sola.”

In questo momento Reframe Productions segue tre filoni produttivi: Lavora sul proprio IP, ovvero storie originali indirizzate al circuito dei festival e alle piattaforme online di contenuti VR come Viveport e Meta Store; crea contenuti per musei come il progetto di Triennale Milano: “Stiamo creando sinergie con le istituzioni culturali per portare il patrimonio culturale italiano ad un pubblico sempre più giovane, tecnologico e globale " afferma Francesco Lonardi, ed infine punta a lavorare con i brand portando il proprio know-how nella moda e nelle esperienze immersive per il retail.

"Abbiamo una conoscenza molto profonda sia dell'arte sia della tecnologia e vogliamo trasportarle nel mondo dei brand e della moda milanese e italiana. Siamo tra i pochi in Italia, se non gli unici, che hanno investito nel creare un linguaggio visuale e artistico specificamente per la VR.  Vorremmo trasferire questa nostra attenzione alla user experience e al valore estetico dei nostri progetti anche al mondo dei brand ", continua Matteo Lonardi.

Allargando lo sguardo al di fuori dei musei, secondo Francesco il Ceo della sigla: "Con i servizi di shopping online che ormai sono diventati la normail retail deve offrire qualcosa di completamente diverso dall’acquisto, il consumatore cerca un'esperienza, un ricordo.  Le tecnologie immersive come la realtà virtuale ci trasporteranno in storie e mondi digitali. Vorremmo realizzare collaborazioni di questo genere per valorizzare e ampliare la storia dei brand". 

Quello delle esperienze immersive in virtual reality è un mondo con un grande potenziale inespresso, destinato a rivoluzionare diversi ambiti. Tra questi il mondo degli eventi e della Live Communication

"La nostra esperienza con le fiere è iniziata durante il periodo del Covid. Abbiamo collaborato per creare il Raindance Film Festival online all'interno della piattaforma VRChat. Durante la manifestazione, utilizzando un visore, le persone si sono potute incontrare online con i loro avatar” conclude Matteo.

QUESTI ALCUNI DEI PROGETTI PIU' SIGNIFICATIVI PRODOTTI DA REFRAME

Reframe Saudi è un documentario VR presentato alla fiera Art Dubai 2018, che fa luce su una generazione pionieristica di artisti che hanno ricavato uno spazio creativo all'interno dell'Arabia Saudita.

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Tra i lavori prodotti anche Reframe Iran che viaggia negli intimi spazi degli studi di artisti iraniani in esilio, incontra i maestri moderni che sono fuggiti dal paese sulla scia della rivoluzione islamica del 1979, offrendo una prospettiva non comune sull'Iran contemporaneo. Il progetto è stato presentato in anteprima al Kaleidoskope VR Film Festival nel 2014 ed è stato premiato come "Miglior film" al World VR Festival di Crans Montana in Svizzera nel 2016.

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C'è poi il Dubbio, una biblioteca VR di dubbi di artisti, un’analisi dell’eterna relazione tra espressione artistica e dubbio. Si tratta di un viaggio nelle menti di Leonardo Da Vinci e di tre artisti contemporanei che esercitano il dubbio nella loro pratica creativa.

Memoria: Stories of La Garma è invece un viaggio interattivo in realtà virtuale narrato da Geraldine Chaplin che permette al pubblico di esplorare i ricordi, i dipinti e gli oggetti rimasti intatti all'interno della grotta di La Garma per più di 16.000 anni. L'utente può camminare per tre spazi della grotta, catturati con precisione millimetrica mediante scanner laser e fotogrammetria, e liberare i ricordi di ogni spazio, inclusi i cacciatori del paleolitico, una mamma e il suo bambino e il terrificante leone delle caverne che si è fatto strada nelle profondità della grotta per vivere i suoi ultimi giorni.

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Degno di nota anche il progetto per il festival cinematografico Raindance. Reframe Productions crea ambienti 3D personalizzati per festival cinematografici online, marchi e aziende. I mondi sono abitati da avatar che possono interagire tra loro. Nel caso di Raindance è stato creato per VRchat e centinaia di partecipanti hanno visitato lo spazio in più giorni

Lorenzo Rocca