

Magazine e20
RossoEVolution, il rebranding come trasformazione
Un rebranding per cambiare pelle. A settembre corporate identity. Una trasformazione prima di tutto strategica, per porsi sul mercato come consulente e partner a 360° per tutte le fasi dell’evento, dal concept alla gestione sul campo.
La scelta è stata quella di unire creatività e operatività, formando un team multidisciplinare, esperto e aggiornato. Il rebranding ne è una naturale conseguenza. Il nickname REV sintetizza passato e futuro. REV è RossoEVolution, è REVolution, è Rosso EVenti.
“Ma è anche RÊVe che in francese significa sogno. Siamo sognatori con i piedi per terra. Il nostro nuovo logo ci rappresenta molto bene: incisivo, riconoscibile, contemporaneo, con un dot dinamico e a tutto tondo”, raccontano Filippo Marchiorello, creative director e Angela Gilli, events & communication director. Una nuova pelle per cavalcare un mercato guidato da trend sempre in evoluzione, come ci raccontano Marchiorello e Gilli dal loro ruolo di insider.
Da osservatori, scouter ed esecutori, quali sono i trend che ogni cliente dovrebbe tenere in considerazione?
(Marchiorello) Il futuro degli eventi si gioca sul concetto di ‘experience’. I clienti vogliono eventi sempre più personalizzati, immersivi e tecnologici ma che sappiano parlare alle emozioni e rispettino i valori della sostenibilità 2.0.
(Gilli) Sta diventando sempre più strategico anche lo scouting delle location e il saper trovare modi nuovi di utilizzare gli spazi per portare gli eventi fuori dai soliti luoghi. Un altro tema a cui il cliente è sempre più attento è la realizzazione di eventi inclusivi. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo importante non solo nella fase di progettazione, ma anche in quella produttiva e gestionale.
Qual è valore dell’esperienza, oggi?
(Marchiorello) In agenzia scherziamo dicendo che ‘Experience is the new wow’: sempre più spesso il cliente desidera che il viaggio, la press conference, la convention, siano esperienze interattive e coinvolgenti. Risposte parziali a questa domanda sono state tecnologie come realtà virtuale, realtà aumentata e multimedialità immersiva. Oggi dobbiamo essere ancora più audaci e innovativi, studiando soluzioni per creare percorsi emozionanti e personalizzati sull’ospite.
E per quanto riguarda quella che avete chiamato sostenibilità 2.0?
(Gilli) Oggi il ‘green washing’, ovvero il dichiararsi ecologicamente responsabili senza esserlo davvero, è una pratica riconoscibile e criticata. Rossoevolution punta alla sostenibilità 2.0: azioni ecologiche e sociali realmente responsabili, attuabili sia all’interno della company che nella produzione degli eventi. Operazioni di compensazione di CO2 o servizi catering a chilometro zero non bastano.
Il cliente vuole location e fornitori con certificazioni riconosciute, azioni di promozione sociale, attività green educative. Molti dei nostri partner sono attivi su questi fronti.
Avete nominato anche l’evoluzione del location scouting…
(Marchiorello) La location ‘nuova’ è importante, ma oggi ci si differenzia se si usano le venue in modo del tutto inaspettato, realizzando eventi in luoghi non deputati a ospitarli. Un esempio su tutti: la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024 ha rivoluzionato il concetto di evento inaugurale, spostandosi fuori dallo Stadio per diventare un evento diffuso lungo la Senna.
Tra le nostre case history cito la press conference Fiat su un’elisuperficie panoramica, la convention Generali sul campo di San Siro, e l’EcoHome di Jaguar Land Rover immersa nella natura. Chiudiamo la panoramica con un tema molto sentito, quello dell’inclusività.
(Gilli) Oggi è importante affidarsi a una comunicazione autentica e rispettosa, lontana dai cliché, senza essere opportunistica. L’equilibrio di genere e di diversità sul palco è ancora oggi un buon suggerimento per il cliente. Inclusività significa anche eventi dedicati ai dipendenti, per valorizzarli e renderli protagonisti. Questo è un trend che abbiamo abbracciato molte volte, realizzando anteprime riservate, eventi focalizzati sulle passioni dei singoli, iniziative di engagement.
Serena Roberti