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SuperHumans, Skip the useless
Sgombrare il campo da tutto ciò che è ridondante e inutile, concentrandosi sul vero cuore di un messaggio, di un’idea, di un progetto. Ecco la mission che da sempre contraddistigue SuperHumans agenzia nata nel 2017 e che oggi conta su un team di circa 70 persone.
“Sono stati sette anni entusiasmanti - spiega il ceo Paolo Platania -, fatti di tanti progetti, idee e avventure vissute con clienti e brand di tutti i tipi e dimensioni, e durante i quali ci siamo misurati con il primo dei nostri principi cardine: la interdiciplinarità”.
Aiutare un brand nel proprio racconto di marca e aziendale è un compito che richiede prima di tutto la capacità di gestione di un processo fatto di tante discipline, materie e competenze diverse, che vanno pesate e orchestrate con grande sapienza, senza automatismi, ma con un pensiero critico su quello che si fa. ‘È veramente la cosa migliore che possiamo fare?’, questa è la domanda che l’agenzia guidata da Paolo Platania si fa ogni giorno, tante volte al giorno.
Con Supernow, la unit dedicata a eventi e live activation, avete puntato a creare il miglior sistema integrato possibile. Ce ne parla?
In Supernow abbiamo unito il meglio dell’esperienza creativa e strategica di SuperHumans, con forti competenze verticali come la progettazione e la produzione di eventi complessi, in grado di competere in un mercato affollato. Sotto la direzione di Donato Della Guardia e Cristian Annoscia, la unit si occupa di creare per tanti clienti esperienze live rilevanti. Eventi corporate, stunt, activation, produzioni contraddistinte da un approccio creativo spinto e una organizzazione perfetta.
Quali sono i valori che vi contraddistinguono dai concorrenti? Qual è la vostra marcia in più?
‘Skip the useless’, che abbiamo scelto come nostro motto identitario. Significa che cerchiamo sempre – per noi e per le aziende che aiutiamo - di sgombrare il campo da tutto ciò che è ridondante e inutile, concentrandoci sul vero cuore di un messaggio, di un’idea, di un progetto. In un tempo di così estrema ridondanza delle informazioni è un compito quanto mai necessario, direi vitale, per lavorare sulla rilevanza.
Sostenibilità e digitale fanno parte del vostro approccio e della vostra offerta?
Lo sono per definizione, direi che sono elementi nativi e non più ‘speciali’. Sulla sostenibilità e l’urgenza ambientale ci abbiamo addirittura creato un format proprietario, Planetaria.
Parliamo di numeri. Come pensate di chiudere il 2024 e quali prospettive per il 2025?
Il 2024 è stato un anno positivo fatto di risultati e di investimenti. Abbiamo lavorato anche molto sui processi e sulle efficienze di sistema pur proseguendo un percorso di investimenti a medio termine e prevediamo di chiuderlo con una crescita intorno al 10% dei ricavi rispetto al 2023 e puntiamo a uno sviluppo importante nel 2025.
Quali novità bollono in pentola...?
Uno dei progetti principali direi che è sicuramente l’apertura di una nuova sede-progetto a Milano, ma avremo modo di parlarne meglio tra qualche settimana. Quello che possiamo anticipare è che sarà molto diversa dal classico ufficio e sarà uno spazio aperto al pubblico, in linea con la nostra visione di progetto aperto, partecipato e contemporaneo.
Marina Bellantoni