Celebrazione - ricorrenza

In 5mila ad Arona per l'inaugurazione dell'Arco di Palmira

Grande affluenza sulle sponde del Lago Maggiore per l’inaugurazione dell’evento internazionale 'Passing through, moving forward'. Presenti per la prima volta anche Waled e Omar Asaad, i figli dell’archeologo Khaled ucciso dall’Isis sul sito di Palmira nel 2015.

Una suggestiva cerimonia organizzata dal Comune di Arona ha accolto il pubblico giunto in piazza San Graziano per vedere la riproduzione in 3D dell’Arco di Palmira. Realizzata dall’IDA, Institute for Digital Archaeology di Oxford con il supporto di Torart (un’azienda di Carrara), la scultura sta girando il mondo come simbolo globale del trionfo della cooperazione in materia di conflitti, di ottimismo, e dell’ingegno dell'uomo sulla distruzione insensata.

Dopo essere stati accolti dalla filarmonica aronese, i presenti hanno assistito alle emozionanti performance della cantautrice Matilde Mirotti e, a seguire, del tenore Giorgio Casciarri e del soprano Sara Cervasio diretti dal Maestro Paolo Beretta.

Alle 21.00 è stata la volta di un coinvolgente spettacolo di luci e musica ideato dallo scenografo Sebastiano Romano, che si è liberamente ispirato alla struttura architettonica e alla storia dell’Arco di Palmira e ha realizzato cinque quadri luminosi, accompagnati da altrettanti brani musicali e proiettati, con fari motorizzati e proiettori gobos, sulle facciate dei palazzi che circondano la piazza.

Immagini di un deserto e di un palmeto e visioni del famoso sito archeologico di Palmira, frammenti architettonici e bassorilievi che raffigurano il probabile volto di Zenobia, una delle leggendarie figure femminili dell’antichità divenuta regina di Palmira.

A scandire le immagini, cinque brani dai toni eroici e un sapore storico: Mythodea di Vangelis, Sorrow di Hans Zimmer e Lisa Gerrard e alcuni passi tratti dalle colonne sonore de Il Gladiatore e Alexander, composte rispettivamente da Hans Zimmer e Vangelis. Protagonista indiscusso, sempre illuminato al centro della piazza, è stato l’Arco, che nella mente dello scenografo si trasforma in un elemento in grado di creare e sprigionare energia: i suoi fronti sono illuminati in modo tale da esaltarne la fattura e i dettagli architettonici. Altre luci sagomate tracciano sul suolo un tappeto luminoso che invita il pubblico a seguire un percorso predefinito per ammirare l’Arco, simbolo del nostro presente storico.

Lo spettacolo di luci verrà riproposto tutte le sere fino al 30 luglio. Previsti numerosi altri eventi collaterali che animeranno l’estate aronese.