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STORYTELLING FILMGOOD: SAVE THE CHIDREN Ten Minutes a Day Could Change Everything

Nel video di oggi del servizio di FILMGOOD sullo storytelling nell’audiovisual content, un filmato che paradossalmente va pausato per apprezzare la ricchezza dei dettagli.

SAVE THE CHIDREN Ten Minutes a Day Could Change Everything
Regia di Jonathan Pearson (Unit9, London)


Lo scorso marzo SAVE THE CHILDREN Second-a-Day ha evidenziato la sofferenza dei bambini coinvolti nella guerra in Siria. Lo spot ha generato oltre 30 milioni di click, ed è stato premiato con un Gold Cyber Lion a Cannes. L’agenzia Don’t Panic (London) continua la sua collaborazione con l’onlus britannico per affrontare il problema della capacità nel leggere e scrivere in UK, come parte integrante della campagna Read On, Get On. Il 40% (1,5 milioni) dei bambini dalle famiglie più povere nel Regno Unito finiscono la scuola elementare senza sapere leggere a livello sufficiente. Ten Minutes a Day è un appello al senso di colpa dei genitori ma anche al loro desiderio di far crescere i figli al meglio.

  Guarda il video su www.adlab.tv

Reduce dalla regia del social experiment Fuck the Poor, creato per scoprire quanto la gente che vive in povertà importasse veramente al pubblico londinese (una campagna poi pluripremiata a Cannes quest’anno), Jonathan Pearson dirige un filmato in soggettiva di vignette altamente credibili, sintetizzabili nel breve incubo di un padre mentre si appisola sul divano. Scritte in collaborazione coi creativi Richard Beer e Joe Wade, le scene sono colme di dettagli che richiedono di pausare il filmato per apprezzare la loro ricchezza (il menu a 00.56, il panello digitale a 00.59, l’etichetta medica a 01.16), una tecnica paradossalmente efficace per attirare l’attenzione. 

Il padre che finalmente legge a suo figlio da Diary of a Wimpy Kid di Jeff Kinney, la storia di un ragazzo e le sue fatiche a scuola, chiude lo spot con una soluzione semplice, indolore e alla portata di tutti.


DIALOGO
“Dad, can we read this?”
“Not now, Jack. Sorry, buddy. Come on, let’s just watch some television or something.”
“Are you going to write your letter to Santa?”
“Jack! Have you done your homework?”
“Tom! James! In that line! Emma! Stop it!”
“Jack! What are you doing up there?”
“Do you even know what you’re doing?”
“You can always re-take it.”
“I’ll have number four.”
“You didn’t even make the interview!”
“Give it to me.”
“Jack, how’s that stock check-up?”
“What are you doing there!”
“I’m going to have to let you go.”
“Paying up in advance...”
“We’re talking and I could hear the…”
“You didn’t even read the letter!”
“You’re in the wrong neighbourhood.”
“First of all, let me get something straight. This is a journal, not a diary. I know what it says on the cover, but when Mum went out to buy this thing, I specifically told her to get one that did not say diary on it.”

SUPER
Reading together for just ten minutes a day could change a child’s future.
Let’s get every child reading well.


Richard Ronan
FILMGOOD

rronan@filmgood.sm