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STORYTELLING FILMGOOD: Una storia d'amore vista dall'alto nel corto di Tew e Anglim
Nel video di oggi del servizio di FILMGOOD sullo storytelling nell’audiovisual content, una love story osservata dall’alto.
ME & YOU A Short Love Story
A film by Jack Tew and Sorcha Anglim (Feels Maker, London)
Guarda il video anche su http://www.adlab.tv
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I filmmakers Jack Tew (scennegiatore/regista) e Sorcha Anglim (producer) hanno realizzato un genialissimo corto di sette minuti che racconta una love story, osservata dall’alto, sia letteralmente che figurativamente. Si svolge durante un anno, iniziando e terminando in primavera, con la luce che entra attraverso la finestra, modificandosi non soltanto con l’ora della giornata ma anche con le stagioni che cambiano. Le stagioni stesse possono essere viste come allegoria delle fasi di una relazione.
Le metafore visive abbondano. Il punto di vista statico e risoluto della telecamera è l’osservatore impassibile degli alti e bassi di una relazione e delle sue trasformazioni graduali nel tempo. Lo stato fisico della camera da letto rispecchia lo stato della relazione: prima un ordine artificiale, poi disordine, seguiti da caos e infine tranquillità. Il protagonista maschile, dopo aver messo in ordine la sua camera per l’arrivo del suo ospite all’inizio del film, prende un profondo respiro e guarda in alto come per dire allo spettatore ‘state per assistere a una parte della mia vita.’
Il regista Jack Tew racconta a LO STORYTELLING, “a bed holds so many stories about a relationship, and one that everyone can relate to in some way. Keeping the viewing angle the same throughout is a great visual way of showing the small changes in a relationship over time, such as their actions towards each other.”
La prospettiva della telecamera non vacilla. Gli amanti ridono, piangono, litigano, si riconciliano, e infine si separano. Il film tratta anche il pericolo della superficialità in un rapporto, illustrato dal loro interagire attraverso un videogame che sostituisce una vera e propria comunicazione. E il ritornello “I come in peace”, a volte utilizzato ironicamente, rappresenta gli ideali che sono difficili da mantenere.
Sebbene parli del concetto del rinnovo, il filmato finisce con una nota di incertezza quando il protagonista si siede sul bordo del letto pensando al suo immediato futuro, un indizio che forse riproverà a creare un nuovo rapporto. La speranza nel rinnovo.
Richard Ronan
FILMGOOD
rronan@filmgood.sm