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Capraro: "Nasce l'hub 'This is Ideal', in primis per dare nuove opportunità di crescita alle persone del team. In arrivo altre acquisizioni e due spin-off. Basso il turnover di talenti e clienti, perché da sempre pensiamo in grande e guardiamo lontano"
Dal 2013 a oggi il fatturato di Ideal è triplicato, raggiungendo i 7 milioni nel 2017. Risultati che hanno spinto il Founder e Ceo Stefano Capraro a chiedersi se non fosse il caso di 'gettare la palla in avanti', per usare una metafora calcistica.
Nasce così 'This is Ideal', di fatto una holding, anche se Capraro, che ne è Founder e Presidente, preferisce definirlo 'hub', sotto il cui cappello verranno riunite tutte le realtà del Gruppo, ovvero l'agenzia di comunicazione Ideal, che ha ispirato il progetto, la casa di produzione Sala Giochi, l'agenzia Action&Branding acquisita lo scorso marzo e le due agenzie internazionali Ideal US e Ideal España, di recentissima costituzione a Madrid, che ha appena prodotto un'importante campagna televisiva per la catena di pizzerie Papà John's.
Come anticipa Capraro ad ADVexpressTv, nel secondo semestre arriveranno nuove acquisizioni e due spin-off i cui dettagli verrano svelati nei prossimi mesi. Tutto questo dovrebbere permettere al Gruppo di raggiungere i 10 milioni di fatturato a fine 2018.
Il Gruppo di comunicazione sarà caratterizzato da un approccio integrato che farà leva sulle competenze e sulle professionalità verticali presenti all'interno delle singole strutture.
La sede di This is Ideal sarà a Milano, in zona centrale e strategica, e verrà inaugurata con molta probabilità prima della pausa estiva. Interessanti e anche inedite le motivazioni alla base della scelta di creare un hub. Come sottolinea Capraro ai nostri microfoni, la decisione di dare vita a un Gruppo di comunicazione nasce non tanto da un'analisi del mercato e da necessità di business, quanto dalla volontà di dare maggiori opportunità di crescita professionale alle persone che lavorano all'interno di Ideal da anni e che da sempre credono nel progetto.
Proprio le persone, spiega Capraro ad ADVexpressTv, costituiscono l'ossatura portante di Ideal ed era dunque importante pensare a un progetto che consentisse loro di avere a disposizione nuovi spazi in cui misurarsi, far valere le proprie capacità, sfidarsi e crescere, acquisendo anche ruoli di maggiore responsabilità. Peculiarità di Ideal, d'altra parte, è proprio il basso turnover delle risorse e dei talenti, molti dei quali sono all'interno dell'azienda da 10-15 anni. 70 i professionisti che attualmente costituiscono il team, che saliranno a 100 a fine 2018.
Il grado di fidelizzazione peraltro è alto non solo per i dipendenti ma anche per i clienti, tra i quali risultano nomi importanti come Gruppo FCA, Chicco - Artsana Group, Coty, L'Oréal.
"Il basso turnover che ci caratterizza su entrambi i fronti testimonia la capacità dell'agenzia di concentrarsi sul lungo termine, continuando a investire e a innovare per crescere. Da sempre pensiamo in grande e guardiamo lontano", afferma Capraro.
A fare da motore per il cambiamento e per la crescita sono la passione e l'entusiasmo. Come dichiara il manager ad ADVexpressTv, tutto il team è molto impegnato in questo nuovo progetto ma questo genera un fervore e una voglia di fare che si autoalimentano continuamente.
Parlando con un imprenditore che da 21 anni opera nel business della comunicazione, inevitabile chiedere un parere in merito al cambio di paradigma in corso, che vede un'ingerenza sempre maggiore del dato anche nel processo creativo.
Secondo Capraro, la facilità di accesso ai dati e la qualità delle informazioni a disposizione rendono assolutamente opportuno il loro utilizzo da parte degli operatori della comunicazione. Anche Ideal analizza ed elabora dati, tuttavia per il manager l'idea creativa rappresenta ancora l'elemento centrale dell'attività delle agenzie e ciò di cui davvero i brand hanno bisogno.
Serena Piazzi