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Il Gruppo StartupItalia al BC&E Festival con progetti che puntano sull’integrazione di Brand Journalism, Branded Content e Influencer Marketing

Con un fatturato 2021 cresciuto del +58% a valore e del +100% a livello di Gruppo, la company è un polo Media e Martech che comprende diverse società che si completano integrando le singole offerte. Lo testimoniano i vari progetti iscritti ai BC&E Awards: ‘Innovation Journey’ di StartupItalia per Accenture, ‘Hoopy Hours Speciale Crypto’ di Hoppygang per Leonteq; il progetto Monge, sempre firmato dalla sigla; oppure ancora l’iniziativa per sensibilizzare alla lotta agli sprechi alimentari realizzata da VD News per Gorillas. In questa chiacchierata a tutto tondo, i vertici del gruppo riflettono sul presente e sul futuro del Brand Journalism, dell’Influencer Marketing e del Branded Content.

Con un fatturato 2021 cresciuto del +58% a valore e del +100% a livello di Gruppo, StartupItalia è un polo Media e Martech che comprende diverse società: 4books, Content Farm/VD, Hoopygang, Instal Italia, UpAcademy e UpBase. Un player composto da business e società diverse che si completano integrando le singole offerte.

 

Ne sono un esempio i progetti iscritti ai BC&E Awards: per esempio ‘Innovation Journey’, un viaggio itinerante che esplora gli Innovation Centre di Accenture in diverse città italiane; ‘Hoopy Hours Speciale Crypto’, due settimane di talk, formazione e punti di vista a tema Crypto e NFT che hanno coinvolto i massimi esperti nazionali e internazionali; il progetto per Monge rivolto ai proprietari di animali domestici e ai classici problemi che devono fronteggiare durante l’estate; oppure ancora l’iniziativa realizzata per Gorillas, startup specializzata nella consegna istantanea di generi alimentari, con l’obiettivo di sensibilizzare il target giovane a una spesa che eviti gli sprechi.

 

A raccontare ai nostri microfoni il posizionamento di StartupItalia e i dettagli sulle case history  iscritte ai BC&E Awards e ai Brand Purpose Awards sono il COO della società, Edoardo Negri, il CEO di HoopyGang, Simone Pepino, e Iacopo Tonini, Founder e CEO di VD News.

Edoardo Negri StartupItalia

“Il raggio di azione del nostro gruppo è molto ampio ed eterogeneo – esordisce Negri –, se pure nel vasto sistema del Digital. Si parte dalla formazione con 4books, sistema di audiolibri che aiuta le persone ad aggiornarsi sui soft skill ascoltando riassunti audio di 20 minuti per poi eventualmente decidere di comprarli, passando per VD News, per HoopyGang nell’area dell’influencer marketing, la parte AdTech e MarTech con Instal Italia, ancora formazione con UpAcademy e UpBase, e la property StartupItalia, gruppo editoriale che ha a cuore l’intero sistema dell’innovazione. Tutti grandi temi, diversi ma collegati fra loro”.

 

Innovazione, Ecosistema, Crescita: queste, sottolinea Negri, le keyword che riassumono il posizionamento del Gruppo: “Per quanto riguarda lo specifico di StartupItalia – prosegue – direi che il nostro focus è sul servizio e sui risultati per i nostri partner, i nostri clienti e i nostri utenti, la componente pulsante di un gruppo Media e Tech come il nostro. In sintesi, StartupItalia aiuta le aziende e gli attori che partecipano allo scenario dell’innovazione a costruire valore. Lo facciamo ad esempio attraverso il linguaggio del Brand Journalism e gli strumenti del Branded Content, leve attraverso le quali realizzare progetti di narrazione che, a differenza dei flight di breve durata delle campagne adv tradizionali, costruiscono percorsi che durano 3, 6 o anche 12 mesi”.

 

Nel corso del 2021, racconta Negri, sono state realizzate più di 110 produzioni di eventi e di progetti, con 3 web series che hanno visto 18 puntate, un totale di 180 ore di diretta, 60 videointerviste: “Fra tutti questi, per partecipare al Festival abbiamo scelto ‘Innovation Journey’, realizzato in collaborazione con Accenture, con il quale abbiamo costruito una web serie di 6 contenuti multimediali focalizzati su tecnologie e novità che cambiano la vita delle persone e delle aziende. È stato un percorso che ha attraversato diverse città italiane, perché è vero che si parla di produzioni video e televisive su piattaforme digitali – sottolinea Negri –, ma sempre con una forte attenzione anche agli eventi locali e in presenza sul territorio, che rimangono importantissimi”.

 

L’utilizzo di uno strumento di marketing alternativo e complementare alla comunicazione pubblicitaria come il Brand Journalism, spiega Negri, si propone di far raggiungere ai clienti/partner i loro obiettivi di comunicazione e insieme di creare valore per gli utenti, che sempre di più nell’ecosistema digitale sono severissimi: se dopo pochi secondi di video o di audio, o poche righe di lettura non percepiscono valore abbandonano.

 

Con più di 3,3 milioni di impression, oltre 400 mila interazioni e più di 5 mila reazioni, i risultati di ‘Innovation Journey’ sono stati certamente positivi: “Considerato che si tratta di un’operazione rivolta a un target B2B, sono numeri davvero molto importanti, perché fanno capire quanto le tematiche dell’innovazione siano divenute trasversali e non siano più ristrette agli addetti ai lavori. Oggi gli innovatori sono gli startupper, gli studenti, gli imprenditori, i ricercatori”.

 

Negri individua nel Brand Journalism una grande opportunità per affrontare questa tematica.

“Una delle vie migliori per ogni azienda è quella di raccontare se stessa – sostiene –: non solo con il tono e la cifra utilizzati per reclamizzare una marca, ma creando valore attraverso contenuti scritti, audio, video e anche eventi. Ma è un’opportunità anche per un’azienda come StartupItalia, che nel 2021 ha quasi raggiunto i 5 milioni di euro di fatturato crescendo di oltre il 40%, mentre il fatturato aggregato del Gruppo ha sfiorato i 9 milioni di euro”.

 

 

Simone Pepino (Hoppygang): “Trasparenza dei dati, credibilità dei talent, coerenza con i brand e qualità dei contenuti sono fondamentali per l’engagement delle audience”

Simone Pepino

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Hoopygang è un’agenzia di Influencer Marketing che ha sviluppato una piattaforma proprietaria e che basa la sua specializzazione sul binomio tecnologia e creatività. Come si completano questi due asset?

 

“Siamo stati i primi in Italia a occuparci di questa disciplina attraverso una piattaforma proprietaria, Relations, totalmente sviluppata a Firenze dai nostri programmatori – dichiara Simone Pepino, CEO Hoopygang –: una piattaforma ‘disruptive’ che anziché sulle pubbliche relazioni si fonda sui contenuti media e sui numeri generati dagli influencer, in alcuni casi addirittura superiori a quelli dei maggiori editori del nostro paese, che hanno la capacità di catalizzare target e audience e di ottenere reach davvero importanti”.

 

Gli investimenti in Influencer Marketing stanno crescendo e si parla di un 8-10% del totale investimenti digital, prosegue Pepino: “La nostra visione è stata quella di voler portare a questo settore delle metriche comuni a quelle degli altri mezzi in totale trasparenza. Come? Attraverso Relations, una sorta di CRM su cui a oggi sono stati caricati i dati di oltre 125 mila influencer e della loro follower base, e che attraverso dei filtri permette di individuare i profili di talent e creator più interessanti, e di capire quindi quali audience e quali target sono più appetibili per uno specifico brief o cliente”.

 

Provenendo direttamente dai social (TikTok, YouTube, Instagram, Facebook), “I dati sono totalmente trasparenti – aggiunge Pepino –, e assicurano la massima coerenza fra gli influencer prescelti e l’immagine e il tone of voice dell’azienda: e credibilità e coerenza sono fondamentali per avere metriche di engagement significative”.

 

La crescita di Hoopygang negli ultimi 2 anni passa anche attraverso la nascita di nuove business unit: la prima è dedicata agli eventi e alle iniziative speciali, l’altra è un’agenzia di talent con la quale coltivare i talenti preparandoli alla filosofia dell’influencer marketing che parte direttamente da uno dei founder di Hoopygang, Marco Montemagno.

 

“Non cerchiamo ‘personaggi da copertina’ – spiega Pepino – ma persone esperte, per lavoro o per passione, e capaci di creare contenuti interessanti su specifici argomenti. Noi li aiutiamo a entrare sui social nel modo giusto, ad amplificare le loro follower base, a utilizzare strumenti e tool che diano una maggior qualità ai loro contenuti”.

 

Testimonianza diretta di questo approccio sono i due progetti con cui Hoppygang partecipa ai Branded Content & Entertainment Awards e ai Brand Purpose Awards: 2 progetti completamente diversi tra loro, ma che si basano entrambi su creatività e valore dei contenuti. Quali le loro caratteristiche principali?

 

Hoopy Hours Speciale Crypto – risponde Pepino – è sostanzialmente un format in cui Marco Montemagno ha intervistato 30 dei massimi esponenti italiani e internazionali, a loro volta creator con una proprio follower base, sul tema delle criptovalute, degli NFT e di tutto ciò che gli ruota attorno. Lo sponsor Leonteq ha avuto a disposizone diversi spazi ma non si è trattato di un’operazione di product placement o di citazione all’interno delle interviste, e i contenuti sono stati sviluppati in modo indipendente dallo sponsor”.

 

Il risultato? Le 33 video-interviste hanno raggiunto oltre 3 milioni di utenti sui canali social con un linguaggio innovativo e un approccio fortemente educational, completato grazie alle media partnership con StartupItalia e The Cryptonomist.

 

Nel secondo progetto per lo specialista di alimenti per cani e gatti Monge, il cliente, l’influencer e il suo amico a quattro zampe sono stati protagonisti in pari misura del contenuto: “È stata una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica – racconta Pepino – in cui è stata lasciata ai talent piena libertà editoriale per amplificare il messaggio e creare una maggiore interazione da parte delle community. Anche in questo caso la reach ha raggiunto numeri importanti, ma soprattutto la sentiment analysis dei commenti ha mostrato il fortissimo engagement, più del 9%, ampiamente superiore alla media, che si è sviluppato attorno alla campagna”.

 

Le due case history si collocano al crocevia fra Influencer Marketing e Branded Content: qual è il legame tra le due discipline?

 

“Il legame è molto stretto soprattutto alla luce delle esigenze dell’utenza che segue e continua a seguire nel tempo un determinato talent o creator solo se dice qualcosa di interessante – risponde Pepino –. Lo stesso vale per i brand: un contenuto di qualità si lega a una marca o a un prodotto di qualità e viceversa. È fondamentale raccontare l’azienda per quello che è, evidenziandone i tratti che la rendono vicina alla quotidianità delle persone. Nel farlo ci aiutano molto la relazione e la collaborazione con StartupItalia e con VD News”.

 

 

Iacopo Tonini (VD News): “Documentario, Realtà e Qualità: queste le keyword che rendono il nostro media appetibile per il racconto di marca”

Iacopo Tonini

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Nel panorama editoriale italiano VD è un nuovo attore che fa leva su un target specifico e un linguaggio innovativo: in che cosa si differenzia dalla concorrenza?

 

“VD è una media company che nasce dalla volontà di portare il reale sul piccolo schermo – risponde Iacopo Tonini, Founder & CEO VD News –. Raccontiamo storie attraverso una piattaforma che ha al centro la narrativa investendo sulle due macro-aree dell’attualità e del lifestyle. Il nostro approccio è laico e indipendente, e la sua modernità nasce dal fatto che oggi i social permettono qualcosa di diverso dalla semplice fruizione lineare, attivando il confronto e il dibattito con e fra gli spettatori”.

 

Un media generalista che vive su 4 canali principali – Facebook, Instagram, TikTok e il sito proprietario – e abbraccia una pluralità di temi con cui raggiunge mensilmente una media di oltre 20 milioni di persone ma con picchi, come nell’ultimo mese, vicini ai 40 milioni.

 

“In questo contesto – indica Tonini –, il racconto della realtà, la produzione di contenuti in house, la sua community e i dati di reach rendono il nostro media sicuramente appetibile anche per il racconto di marca: i brand che raccontano le loro storie insieme a noi lo fanno sia per intercettare e utilizzare il nostro contenitore e il nostro linguaggio per dialogare con quell’audience, sia per la nostra competenza nel mondo distributivo”.

 

Anche VD News ha partecipato ai Brand Purpose Awards con un progetto di sensibilizzazione rivolto a combattere lo spreco alimentare realizzato per Gorillas: qualche dettaglio in più?

 

“Gorillas è una startup specialista nella consegna istantanea di generi alimentari – racconta Tonini –, e per loro abbiamo costruito una serie di tre episodi individuando di tre realtà associative che distribuiscono le eccedenze provenienti da distributori di frutta-verdura, eventi e altre catene a Milano, Roma e Torino. Il partner con cui siamo in concorso ai BP Awards è Sentinelle Salvacibo, una comunità torinese che, coinvolgendo anche dei ragazzi immigrati di seconda generazione, gira fra diverse attività – una delle quali è proprio il magazzino di Gorillas – raccogliendo i loro avanzi alimentari per rivenderli a un mercato. Nessuna fiction o forzatura, quindi, ma un racconto della realtà che insieme alle altre storie ha generato sulle nostre properties oltre 5 milioni di reach e circa 3 milioni di visualizzazioni: questo testimonia come le giovani generazioni siano attente a queste tematiche e, allo stesso tempo, quanto questa tipologia di linguaggio e di racconto sia un contenitore interessante ed efficace”.

 

Sarebbe corretto dire che questo sarà il futuro della comunicazione giornalistica secondo VD?

 

“Il futuro oggi va talmente veloce che non posso spingermi così lontano – replica Tonini –. Ma quelle che emergono oggi sono sicuramente due tendenze principali: un mondo molto complesso che richiede di essere semplificato e spiegato; e un mondo emotivamente non meno complesso che chiede di essere raccontato. La volontà di documentare questo secondo aspetto è la mission di VD News. Più che vederla forse la auspico, ma un’altra tendenza è quella che porti gli utenti a pagare per i contenuti di qualità, non necessariamente con abbonamenti ma anche con il sostegno della pubblicità e dei brand”.

 

In conclusione, quali le keyword che mglio sintetizzano il vostro posizionamento?

 

Documentario, Realtà, Qualità: queste le parole chiave che riassumono e caratterizzano la visione presente, la direzione e anche la visione del futuro di VD”.