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Lampugnani (Epik): “Il Premio a 'Ugo, storia di una piccola grande idea’ testimonia forza e coralità del corto ideato con Mutti, Indiana e Publitalia e l’efficacia del nostro approccio, da pubblicità che interrompe a contenuto che intrattiene"
AI BC&E Awards 2022, il PREMIO DELL’EDITORE DISRUPTION NEL BRAND ENTERTAINMENT,dedicato all’iniziativa che ha rappresentato un concreto punto di svolta nell’approccio al branded content, è stato assegnato al cortometraggio Mutti ‘Ugo, storia di una piccola grande idea’ , nato dalla collaborazione tra Epik, società specializzata nell’intrattenimento e nella reputation dei brand, nell’influencer marketing e nell’ecommerce, l’azienda Mutti, la casa di produzione Indiana Production e Publitalia, la concessionaria del Gruppo Mediaset. (Il corto, ricordiamo, non era in gara all’edizione degli Awards di quest’anno perché andato in onda nel 2022).
‘Ugo, storia di una piccola grande idea’, è andato in onda in prima visione assoluta lo scorso 1° marzo in prima serata su Canale 5, prima del match di Coppa Italia fra Milan e Inter, è stato trasmesso successivamente negli altri paesi in cui l’azienda è presente, a partire dalla Francia e Germania, ed è visibile sul sito del Gruppo e sui canali social aziendali.
Questa la motivazione del premio: “L’intrattenimento nasce come necessità di mantenere il rapporto con i consumatori con audience elevatissime. Nel panorama del brand entertainment il progetto ‘Ugo, storia di una piccola grande idea’ segna, in questo senso, un cambio importante nell’approccio strategico di comunicazione e media. Per la prima volta viene realizzato un vero e proprio film che racconta la storia aziendale di una famiglia italiana da sempre dedita alla qualità e all’innovazione di prodotto. E per la prima volta un cortometraggio di 5 minuti conquista il prime time di una rete televisiva occupando tutto il break riservato alla pubblicità tradizionale. Col risultato di tenere incollati al piccolo schermo quasi 5 milioni di telespettatori dando continuità tra il Tg e il programma di prima serata”.
Nicola Lampugnani, uno dei 10 soci co-fondatori della società, esprime ai nostri microfoni soddisfazione per il riconoscimento, spiegando i punti di forza del progetto per Mutti e dell’approccio di Epik alla creazione di contenuti di marca: “Questo è il primo premio che riceviamo da quando siamo nati, a Ottobre 2021 – esordisce il professionista –, e siamo contenti di aver già raggiunto un traguardo così importante. Il corto ci definisce tantissimo come struttura perché rappresenta davvero il tipo di intrattenimento e branded content che stiamo cercando di portare sul mercato. È stato un lavoro corale, che ha richiesto molto coraggio da parte di tutti: il cliente Mutti, la casa di produzione Indiana Production e Publitalia ‘80, che ha dato al film una distribuzione davvero unica - e anche in questo sta la forza del progetto -, portandolo nelle case di tantissimi italiani”.
Qual è stato e come si spiega il successo del corto?
“È stato un successo che ha superato anche le nostre aspettative – risponde Lampugnani –, e il corto di fatto racconta e certifica la validità del nostro punto di vista, che è quello di volerci spostare dalla concezione più canonica di ‘pubblicità che interrompe’, per entrare invece in un mondo che intrattiene, più simile a quello dei prodotti editoriali. Avere raggiunto così tante persone e soprattutto aver registrato una curva di ascolto in salita – nel senso che le persone sono rimaste incollate al contenuto – sono dati che lasciano ben sperare anche per la crescita del branded content in generale”.
Come un’azienda deve ripensare l’intrattenimento di marca? Quali scelte di contenuto, linguaggio, produzione e pianificazione media oggi possono risultare vincenti?
“In Epik stiamo cercando di intraprendere un percorso che ci porta a ridefinire le regole del gioco e i processi che regolano il branded entertainment – riflette Lampugnani –: un aspetto molto importante che cerchiamo di tenere in considerazione in tutti i nostri progetti è proprio quello di non limitarci a un solo contenuto, ma di costruire piattaforme che possano da un lato raccontare il brand da punti di vista diversi – nell’esempio di Mutti la storia della famiglia e la costante ricerca dell’inventiva che è parte integrante della cultura e del Dna della marca, ma che nella pubblicità classica non è ancora stata raccontata –, e dall’altro dare a questi progetti una gittata molto più lunga, su cui si possano costruire e magari replicare, attraverso la concezione di format, dei processi di comunicazione che durino nel tempo”.
Guardando al futuro, quali altre iniziative avete in fase di lancio e su quali aspetti delle marche fanno leva?
“In questo periodo stiamo producendo davvero tanto – racconta Lampugnani –. Abbiamo appena finito di girare un prodotto di puro content, anche in questo caso, per un brand del mondo Fashion. E stiamo per iniziare la produzione di un altro progetto molto bello per IGT, uno dei primi clienti che ha deciso di seguirci fin da subito: un contenuto di divulgazione su una tematica affascinante come l’arte”.