Inchieste

#BrandToBe. Angela Mencarelli (La Fabbrica): "Il branded content edutainment richiede contenuti coerenti con il purpose aziendale e funzionali allo sviluppo di conoscenze e competenze. L'impatto positivo si avverte in primis sulla reputazione"

La rubrica dell'OBE - Osservatorio Branded Entertainment in collaborazione con ADVexpress prosegue con l'intervista al Ceo di La Fabbrica che, con i suoi contenuti, approfondisce alcuni dei temi più rilevanti che spaziano dall'educazione digitale, finanziaria, salute e all’ambiente, al superamento degli stereotipi di genere, all'inclusione delle diversità.


Da quarant’anni trasformate i valori dei brand in contenuti educational finalizzati allo sviluppo di competenze tecniche e trasversali già tra i banchi di scuola; ma come nasce un progetto di branded content edutainment e quali sono le applicazioni del Branded Entertainment in termini di formati, contenuti e piattaforme di distribuzione?
Un progetto di branded content edutainment nasce solitamente dalla volontà di un’azienda di generale un impatto sociale, agendo al contempo sulla propria reputazione. Si tratta spesso di progetti strettamente correlati al purpose aziendale il cui fine è rafforzarne la concretezza e la credibilità a livello comunicativo.

I formati possono essere i più vari: piattaforme gamificate, serious game, incontri ispirazionali, role modeling, contest e tutto quello che è innovativo e alternativo alla lezione frontale tipica della nostra scuola.
I contenuti devono avere da un lato coerenza con il purpose e dall’altro essere funzionali allo sviluppo di conoscenze e competenze, sia quelle più tecniche e specifiche che quelle più trasversali intese come soft skills. Educazione digitale, finanziaria, educazione alla salute e all’ambiente, superamento degli stereotipi di genere, inclusione delle diversità, sono solo alcuni dei temi che approfondiamo attraverso i nostri contenuti.
La scuola è il principale canale di distribuzione e a dimostrare maggiore supporto, sono proprio i docenti che si affidano alla nostra piattaforma, Scuola.net, per conoscere nuove proposte didattiche.
Parallelamente a Scuola.net abbiamo sviluppato WonderWhat, una piattaforma di orientamento, che si articola sia come sito web sia come un canale Instagram, rivolta alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori, prossimi a scegliere la direzione del loro futuro.

L’obiettivo è aiutarli ad accrescere la consapevolezza di sé stessi e delle opportunità a disposizione.
I corsi PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) erogati tramite questa piattaforma sono finalizzati al potenziamento delle hard e delle soft skills e vengono realizzati in collaborazione con le aziende partner. In questo modo le aziende hanno l’opportunità di relazionarsi con gli studenti in modo più diretto e immediato, stimolandoli e preparandoli ad affrontare il mondo di domani.

www.wonderwhat.it 
www.instagram.com/wonderwhat.it/

Con il progetto Guardiamo Lontano realizzato per e con EssilorLuxottica avete portato l’educazione visiva nelle scuole primarie e secondarie di I grado. Quali sono state le vostre scelte in termini di canali e contenuti utilizzati e quali i diversi target a cui vi siete rivolti?
L’obiettivo in questo caso è quello di individuare precocemente i sintomi della miopia per
indirizzare le famiglie verso i centri ottici ed eventualmente avvalersi della consulenza di
professionisti specializzati.
I soggetti coinvolti sono molteplici: bambine e bambini dai 6 ai 14 anni, i docenti, le famiglie e i centri ottici presenti sul territorio. Per i docenti abbiamo creato un corso di formazione certificato con contenuti molto tecnici, mentre per le famiglie abbiamo optato per una tipologia di contenuto più semplice e fruibile. Nello specifico abbiamo scelto la forma della narrazione sviluppata intorno ai personaggi di Cosmo e Margerita che accompagnano i bambini e genitori in un percorso fatto di test e giochi.

Mi piacerebbe parlare di due interessanti progetti di branded content edutainment: Neo Connessi e Insieme per gli Oceani. Ci racconta brevemente come sono nati, quali sono state le scelte in termini di contenuti, formati e piattaforme di distribuzione e quali degli obiettivi prefissati sono stati raggiunti con maggior successo?

NeoConnessi, è stato realizzato per e con WindTre per supportare le famiglie e i docenti in un momento delicato in cui bambine e bambini si trovano per la prima volta a possedere uno smartphone e a navigare in Rete in autonomia. Essi vengono coinvolti in modo proattivo attraverso attività a carattere ludico-esperienziale finalizzate allo sviluppo di comportamenti responsabili, di autotutela e di rispetto. Al centro del percorso didattico una fiaba scritta in collaborazione con la Polizia di Stato che, attraverso la storia di un gruppo di amici, aiuta a comprendere il potenziale della tecnologia e le regole del suo corretto utilizzo. In questo percorso di consapevolezza è molto importante che anche i genitori siano coinvolti e protagonisti; per questo un asset fondamentale del progetto è la piattaforma www.neoconnessi.it che funge da fonte di informazione e di supporto grazie a un mag on line e un Piano Editoriale curato da esperti; e, recentemente, abbiamo pubblicato anche il decalogo: 10 passi per famiglie consapevoli e protette in Rete (https://www.neoconnessi.it/decalogo-neoconnessi/). In sintesi, NeoConessi è un sistema di strumenti, dedicati a tutta la comunità educante, il cui intento è rendere la Rete un luogo più sicuro per i bambini, perché siano realmente liberi di vivere il mondo digitale.

Insieme per gli Oceani, sviluppato per e con il Gruppo Bolton, in collaborazione con il WWF, racconta l’impegno del brand Rio Mare verso una pesca sempre più sostenibile e sensibilizza gli studenti a preservare la salute degli oceani. Abbiamo scelto di veicolare tali concetti attraverso La straordinaria avventura di Ondina e Oceano, un racconto illustrato dove la piccola Ondina e i suoi amici rivolgono a tutte le bambine e i bambini un appello importante e attuale: diventare Ambasciatori degli Oceani per proteggere il nostro meraviglioso Pianeta blu, l’unico che abbiamo.

Il racconto è disponibile nelle scuole, all’interno di un kit didattico, e anche in libreria grazie alla  partnership con la casa editrice Gribaudo del Gruppo Feltrinelli.

 

Quali saranno nel medio e breve periodo gli impatti positivi per le aziende che scelgono di investire in progetti di Branded Entertainment di carattere educativo/formativo?

Per i Brand che investono in progetti BE di carattere educativo/formativo gli impatti positivi sono prima di tutto legati alla reputazione. Un brand sensibile all’educazione e alla formazione è un brand attento al futuro, che si prende cura del capitale più importante, quello umano.
Allo stesso tempo investire in progetti BE di carattere educativo/formativo significa entrare in contatto con i giovani, stabilire un canale di comunicazione che, in linea con la predisposizione delle nuove generazioni ad una partecipazione più attiva alle iniziative dei brand e ad essere protagonisti e creatori dei contenuti di cui poi sono destinatari, diventerà sempre più bidirezionale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di marketing e di employer branding.