Inchieste

ENEL, l'energia della sostenibilità

Con la nascita di una funzione interna dedicata, la sostenibilità si conferma uno dei valori fondanti dell'azienda dell'energia, già da tempo impegnata su queste tematiche. Alla base di questa scelta la convinzione che senza sostenibilità non ci sia innovazione, e viceversa. Due elementi, questi, fondamentali per portare avanti la mission di fornire energia diffusa e sostenibile ai propri clienti.  Pubblichiamo su ADVexpress l'intervista ad Andrea Valcalda (nella foto), responsabile Sostenibilità Enel, tratta dall'ultimo numero di NC - Nuova Comunicazione.

La sostenibilità come uno dei pilastri fondanti e imprescindibili della strategia e del business: è questa l’ottica in cui deve essere vista la recente nascita, all’interno di Enel, di una nuova funzione dedicata all’Innovazione e Sostenibilità, nell’ambito di una più ampia riorganizzazione aziendale in corso durante l’anno. Se dunque nel passato la corporate social responsibility ha conseguito risultati di fondamentale importanza nell’ambito della funzione Relazioni Esterne, la creazione di una struttura interamente dedicata alla sostenibilità e all’innovazione testimonia chiaramente una presa di consapevolezza ancora maggiore.

“Questi sono due aspetti che si autoalimentano - spiega Andrea Valcalda (nella foto), responsabile Sostenibilità Enel -: l’innovazione guida la sostenibilità, che a sua volta fa da driver alla prima.
Alla base di questo cambiamento vi è la convinzione che la sostenibilità sia per il gruppo Enel un concetto che plasma profondamente le scelte operative del business”. Tutto ciò si traduce in un’integrazione di questo aspetto su vari fronti. Il primo è quello della pianificazione strategica, che deve sempre tendere alla mission centrale di Enel: offrire energia a tutti.

“La sfida oggi è proprio quella di garantire energia diffusa, a basso impatto ambientale ed economicamente sostenibile, favorendo lo sviluppo delle aree in cui si opera - continua Valcalda -. Ma ciò non è possibile se non si amplia la visione, applicando il concetto di sostenibilità a ogni decisione e azione che si compie”. Un fronte di primo piano è quello delle energie rinnovabili, su cui l’azienda è attiva a livello internazionale con Enel Green Power, che è attiva in Europa, negli Stati Uniti e in America Latina, e che attualmente è in via di espansione nel continente africano. La società opera nella generazione di energia da fonti rinnovabili: solare, eolico, idroelettrico, geotermico e biomasse. Questa crescita si affianca a una gestione sempre più efficiente e sostenibile del parco termoelettrico e al ruolo centrale delle reti di distribuzione, con un ruolo guida di Enel nello sviluppo delle tecnologie ‘smart’ a livello mondiale.

Infine, vi è l’area dell’efficienza energetica, nella quale Enel è impegnata con lo sviluppo di offerte e di modalità di utilizzo innovativo dell’energia: una su tutte, l’auto elettrica, che rappresenta un esempio eloquente di come sia possibile muoversi nel totale rispetto dell’ambiente. Un impegno, dunque, costante e diversificato quello che Enel ha portato avanti nel corso degli anni nell’ambito della sostenibilità, e che trova oggi un’ulteriore spinta in avanti con la nascita della nuova funzione. Non è un caso, del resto, che ormai da anni l’azienda sia presente nei più importanti indicatori mondiali di sostenibilità, migliorando anno dopo anno le proprie performance: lo Stoxx Global Esg Leaders (in cui il gruppo è stato ammesso quest’anno per la prima volta), il Dow Jones Sustainability World Index (in cui Enel è stato inserito per l’undicesimo anno consecutivo), il Dow Jones Sustainability Index Europe, il Ftse4Good e il Cdp Italy-Climate Disclosure Leadership Index 2014.

Il Bilancio di Sostenibilità 2013 di Enel ha ottenuto il massimo livello di A+ del Global Reporting Initiative (Gri), riconoscimento che premia per l’ottavo anno consecutivo l’impegno di Enel per una rendicontazione trasparente e accurata della responsabilità d’impresa conforme alle linee guida del Gri. Infine, da quest’anno, l’azienda e la sua controllata Endesa sono state ammesse negli Euronext-Vigeo, gli indici che valutano l’impegno nell’inserimento della sostenibilità nelle strategie di business delle principali aziende, scelte fra 1.500 società quotate col livello più alto di capitale flottante. Interessante, poi, è notare come negli anni sia cresciuta la presenza di fondi etici nell’azionariato istituzionale Enel, arrivata oggi al 15,6%, pari all’8% del flottante del Gruppo.

“Questi sono risultati a cui si arriva con un’unica grande convinzione - commenta Valcalda -: la sostenibilità conviene, perché a ciclo completo dimostra di essere la strategia migliore. Basta guardare come stiamo portando valore condiviso nelle zone dove sviluppiamo nuovi investimenti, a vantaggio delle popolazioni locali”. Comunicare tutto questo articolato impegno è dunque una priorità per Enel, sempre attiva e in prima linea non solo nella comunicazione istituzionale su questi temi, ma anche nel favorire la diffusione di approfondimenti e studi legati a queste tematiche: un esempio è il report ‘New Business Models - Shared value in the 21st century’, frutto dello studio ideato dalla Fondazione Centro Studi Enel e condotto dall’Economist Intelligence Unit (Eiu).
La ricerca analizza la percezione, da parte delle imprese, della sostenibilità e l’implementazione di nuovi modelli di business orientati al concetto di ‘valore condiviso’, consistente nella creazione contestuale di vantaggio competitivo e di benefici per la società. Inoltre, dal 2004 Enel aderisce al Global Compact, il programma d’azione dell’Onu, che ha lo scopo di coinvolgere il mondo delle imprese in una nuova forma di collaborazione attraverso l’adesione a dieci principi universali relativi ai diritti umani, alla tutela del lavoro, alla salvaguardia dell’ambiente e alla lotta alla corruzione. Dal 2011, poi, è entrata a far parte del Global Compact Lead, il gruppo che riunisce le 56 migliori aziende mondiali, punti di riferimento per la sostenibilità economica, sociale e ambientale. “Stiamo lavorando in quest’ambito a diverse iniziative di portata globale, come, ad esempio, sviluppare la formazione alla sostenibilità all’interno del Cda - spiega Valcalda -. Perché tutta l’azienda, a cominciare dal vertice, condivide la stessa visione”.

Ilaria Myr