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L'agenzia Community e due studi legali nella task force di Chiara Ferragni per risollevare immagine e reputation

L'influencer digitale, dopo il caso del Pandoro Balocco, delle Uova di Pasqua Dolci Preziosi e lo stop della collaborazione deciso da Safilo e Coca - Cola, ha incaricato la nota agenzia di comunicazione specializzata in web reputation fondata dal Ceo Auro Palomba (nella foto) e gli studi legali Gianni & Origoni e Marcello Bana.

Prima il caso del Pandoro Balocco che le è costato una multa milionaria da parte dell'Antitrust e l'indagine per truffa aggravata, riguardante anche l'azienda dolciaria, come riportano alcune testate, poi quello delle uova di Pasqua Dolci Preziosi, e ancora lo stop alla collaborazione deciso da Safilo e Coca - Cola e il calo dei follower che prosegue da settimane.

Chiara Ferragni da quanto si legge sulla stampa, ha creato una task force di professionisti per risollevare la propria immagine e la reputation del suo brand, scegliendo l'agenzia Community e due studi legali, Gianni & Origoni (per aspetti legali, societari e civilistici) e Marcello Bana (per agli aspetti penali).

Community è l’agenzia di comunicazione fondata nel 2001 da Auro Palomba (nella foto), oggi CEO della società. Impegnato in prima linea nelle più complesse operazioni straordinarie del nostro Paese, Palomba ha contribuito a costruire, gestire e difendere la reputazione di importanti famiglie imprenditoriali italiane e di grandi gruppi internazionali, finanziari e industriali.
Community ha sviluppato, in oltre vent’anni, un’esperienza unica nel gestire alcuni casi di comunicazione di crisi italiane e internazionali come quelli dei crac Parmalat e Cirio, del dopo Calciopoli affiancando la Juventus, ma anche quelli del Ponte Morandi, dell’ILVA, di Barilla, dell’Ospedale San Raffele e di Standard & Poor’s.

Peraltro le vicende che riguardano Chiara Ferragni sono ancora più intricate perchè si sta facendo chiarezza anche su un’altra iniziativa benefica dell'influencer,  quella del 2019 con Trudi che ha visto la vendita  di una bambola in edizione limitata per poi devolvere i  profitti all’associazione no profit Stomp Out Bullying.

Su questa operazione è intervenuta la società controllata dall'imprenditrice digitale che in una nota ha precisato: " TBS crew Srl, società controllata da Chiara Ferragni, precisa che i ricavi derivanti dalle vendite di tale bambola avvenute tramite l’ecommerce The Blonde Salad, al netto delle commissioni di vendita pagate da TBS al provider esterno che gestiva la piattaforma ecommerce, sono stati donati all’associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019. Il tutto è avvenuto, quindi, totalmente in linea con quanto comunicato sul canale Instagram di Chiara Ferragni e sugli altri riconducibili a TBS Crew Srl. La società specifica altresì che l’impegno a favore di Stomp Out Bullying ha riguardato - come dichiarato nei materiali di comunicazione - esclusivamente le vendite delle bambole fatte sul canale ecommerce diretto e non anche su altri canali gestiti da terzi”.

Sulla trasparenza nella comunicazione delle donazioni è intervenuto anche il Governo e durante la conferenza stampa di fine anno il premier Giorgia Meloni ha annunciato che è stato commissionato al Ministero dell'Economia e a quello del Lavoro un testo di legge (leggi news) per poter intervenire sulle criticità delle regole esistenti.