Interviste

Caiazzo (Teads): "Prevediamo un 2017 in crescita. Focus su mobile e programmatic, verso una pubblicità video sempre più personalizzata"

Il managing director Teads Italia, intercettato da ADVexpress a margine del convegno 'Outstream Video Summit' ha dichiarato: "Per il momento l'acquisizione da parte di Altice non avrà ripercussioni sull'Italia, ma potrebbero esserci dei cambiamenti nei prossimi mesi, Lavoriamo su dati e creatività per garantire la massima personalizzazione".

Il 2016 è stato molto positivo per Teads che, a livello globale, ha chiuso l'anno con ricavi pari a 200 milioni di dollari. E anche il 2017 si è aperto sotto i migliori auspici, con risultati in crescita di un ulteriore 50% nei primi mesi.

Ad anticiparlo ad ADVexpress è stato Dario Caiazzo, managing director Teads Italy, intercettato a margine del convegno 'Outstream Video Summit', andato in scena oggi, 30 marzo, a Milano.

“L'andamento in Italia riflette quello internazionale – ha esordito il manager -, dunque dobbiamo aspettarci un altro anno caratterizzato da una crescita importante del business”.

A registrare le performance più positive sono mobile e programmatic, le due aree su cui attualmente Teads si sta concentrando maggiormente.

"Sono due in particolare i pilastri su cui stiamo lavorando: da un lato i dati, attraverso una piattaforma proprietaria che ci consente di targettizzare in modo efficace le campagne; dall'altro la creatività, attraverso il lancio di formati sempre nuovi che consentono una maggiore interazione con l'utente e una maggiore personalizzazione”, ha spiegato Caiazzo ad ADVexpress.

“L'obiettivo è garantire la massima customizzazione, arrivando a veicolare un video pubblicitario differente a seconda delle caratteristiche della persona che lo sta guardando o della sua collacazione geografica – ha aggiunto il manager - . La nuova frontiera è la pubblicità one-to-one!".

Per quanto riguarda l'acquisizione di Teads da parte di Altice, recentemente ufficializzata (leggi news), secondo Caiazzo inizialmente non avrà ripercussioni in Italia, dal momento che la società non è presente nel nostro Paese.

"Sicuramente nel breve periodo gli eventuali cambiamenti riguarderanno gli Stati Uniti e la Francia, mentre in Italia dovremo aspettare i prossimi mesi o anni”, ha chiosato il manager.

SP