Inchieste
Credit crunch, estendere i finanziamenti per il Turismo anche al Mice
Abbiamo visto come le agenzie di eventi e gli enti del comparto Mice (Fiera Milano, Ambrosini &Associati, K-Events) siano schiacciate dalla stretta al credito operata dalle banche, con un calo di fatturato pari addirittura al 50% (Ambrosini, vedi notizia correlata), e come auspichino da parte delle associazioni di categoria un intervento presso le istituzioni, per estendere la moratoria, appena concessa agli istituti di credito per i costi finanziari, anche alle PMI del terzo settore e in particolare alle agenzie di eventi.
Un po' diversa è la situazione per Inventa CPM, agenzia di relationship e field marketing parte del Gruppo Omnicom, multinazionale americana che conta 62.000 dipendenti e un fatturato netto di oltre 11 milioni di dollari. 'Protetta', come spiega a e20express Lorenzo Dossena (nella foto), Events Division Director di Inventa CPM, dalla forza del brand globale, l'agenzia non risente in senso stretto del credit crunch, ma si trova comunque - secondo quanto spiega Dossena - a gestire budget fortemente ridotti, sia per eventi che per convention.
In questa direzione si inserisce il rapporto Afo Financial Outlook dell'Abi (Associazione Bancaria Italiana), secondo cui è improprio parlare per l'Italia di credit crunch. Le banche - secondo quanto si legge nel rapporto - "continuano a sostenere le imprese, rendendo ingiustificati i timori sul credito: alle Pmi è affluito oltre il 50% del totale degli impieghi concessi al settore produttivo privato". In altri termini, secondo l'associazione le banche hanno continuato a foraggiare le imprese, stando a un rapporto tra il Pil e gli impieghi secondo cui si può parlare di credit crunch in senso stretto quando la riduzione è compresa tra lo 0.6% e l'1%. Certo è, rimarca l'Abi, che saranno necessarie politiche future molto attente su costi e ricavi.
Ma vediamo, nel dettaglio, qual è la percezione reale della crisi per Inventa CPM secondo le parole di Lorenzo Dossena.
"Gli investimenti in eventi e convention da parte delle aziende si sono fortemente ridotti - spiega Dossena -, sia per effettivi ridimensionamenti dei budget sia per questioni di immagine nei confronti di dipendenti e investitori. Oggi più di prima quindi l’attenzione all’aspetto economico/finanziario diventa un must. Ciò significa controllo e ottimizzazione dei fornitori, massima organizzazione nella gestione delle risorse interne dell’agenzia e monitoraggio del cash flow per ogni singolo evento. Se riusciamo per primi a evitare gli sprechi ciò si ribalta favorevolmente anche sui nostri clienti".
Nel caso della minore disponibilità delle banche a erogare liquidità e concedere fidi, verrebbe compromessa la regolarità delle fasi e dei tempi di produzione dell'evento, soprattutto in caso di grandi commesse. "Noi non risentiamo particolarmente del credit crunch, grazie anche all'appartenenza al Gruppo Omnicom: questo è sinonimo di garanzia per gli istituti di credito nei momenti di maggiore esposizione finanziaria. In ogni caso - prosegue Dossena - La situazione del cash flow è sempre tenuta sotto controllo dai nostri responsabili finanziari".
Quali sono le azioni riparatrici o necessarie per prevenire una crisi interna?
"È fondamentale evitare qualunque tipo di inefficienza attraverso accurati controlli sul cash flow per evitare eccessive esposizioni finanziarie e un'adeguata organizzazione del lavoro. Tra le altre misure adottate un minor ricorso ai free lance e l'adeguamento delle condizioni di pagamento ai nostri fornitori e dei nostri clienti".
Quando si entra nell'ambito delle istituzioni, Dossena chiede al Governo di estendere i finanziamenti previsti dal Ministero del Turismo anche al settore Eventi e Congressi, essendo questi assimilabili al comparto. Inoltre, "i finanziamenti agevolati per favorire la riqualificazione e lo sviluppo delle strutture ricettive italiane può essere vantaggiosa di riflesso anche per le strutture di eventi e congressi. Noi appoggiamo in pieno - conclude Dossena - il commento del Presidente Federcongressi, Paolo Zona, che propone l’estensione del credito agli altri “componenti della grande squadra del turismo nazionale”.
Viola Venturelli