Interviste
Gianfranco Bo di Come, "Meno gare che nel 2009. Negli eventi si spende meno, ma meglio"
Il nostro giro di microfono tra le agenzie di eventi oggi dà voce a Gianfranco Bo di Come. Si avvertono segnali di ripresa post-crisi, ma bisognerà attendere l'estate per dichiararsi 'fuori pericolo'. Diverse aziende hanno ridimensionato il ricorso alla gara e ridotto il numero di agenzie partecipanti. Si privilegiano i rapporti basati sulla fiducia e la reciproca conoscenza.
Proseguono le interviste realizzate da e20express.it ad alcune delle maggiori agenzie di eventi per stilare un primo bilancio della situazione di mercato a inizio 2010.
Dopo aver raccolto gli interventi di Gruppo Input, Incentive Power Travel - AllEvents group, MenCompany e It's Cool (vedi notizie correlate), oggi intervistiamo Gianfranco Bo, account director di Come (nella foto).
Come avete iniziato il 2010? Come percepite il mercato?
Qualche segnale positivo c’è stato. Tuttavia occorrerà aspettare ancora fino all’estate per capire se si potrà parlare di ripresa vera. C’è ancora molta incertezza sulle prospettive macroeconomiche e questa incertezza si riflette sulle politiche di budget dei clienti.
Siete impegnati su molti progetti?
Sì, le attività in corso ci sono. Per fortuna la nostra capacità di muoverci sia sul fronte eventi sia sul fronte promozioni e advertising ci rende più flessibili e ci fa cogliere maggiori opportunità.
Avete ottenuto nuovi incarichi di recente?
Sì, sia sul fronte del new business, sia da clienti già acquisiti.
Cosa vedete nel futuro del mercato degli eventi?
Un ridimensionamento nello spending complessivo e l’integrazione sempre più forte con gli altri mezzi. In altre parole: spendere meno ma meglio, e in maniera più coerente. È un processo che costituisce una sfida importante per le agenzie del settore.
Insomma, questa crisi sta o non sta passando?
Al momento la viviamo ancora. Tuttavia è irrealistico pensare che la crisi passi senza lasciare tracce. A livello qualitativo, come dicevo, il mercato cambierà sensibilmente.
Come avete reagito alla crisi? Come vi siete attrezzati? Avete tagliato del personale? Avete sviluppato nuove offerte di servizi più vantaggiosi?
Ovviamente, come tutte le agenzie, siamo stati costretti a ridimensionare lo staff. Tuttavia, la nostra capacità di 'fare comunicazione' anche al di là degli eventi è stata importante per affrontare la congiuntura.
Quali sono i format di eventi che hanno ‘tenuto’ nonostante la crisi e che vengono maggiormente utilizzati dai vostri clienti?
La tipologia di eventi più richiesta al momento riguarda attività che hanno una localizzazione o un legame diretto con il punto vendita e il momento d’acquisto. È il modo più ovvio di garantire un ritorno tangibile all’investimento in comunicazione.
Ci sono gare in ballo in questo periodo?
Meno che nel 2009. Diverse aziende con cui lavoriamo sembra che abbiano ridimensionato il ricorso alla gara e, quando la fanno, il numero di agenzie è ridotto. Sembra che anche i clienti abbiano colto che, in momento di congiuntura difficile, è meglio privilegiare rapporti basati sulla fiducia e la reciproca conoscenza.
Serena Roberti
Se volete partecipare all'inchiesta scrivete a serena.roberti@adcgroup.it o telefonate al numero 02 83102363.