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STORYTELLING FILMGOOD: GOOGLE MY BUSINESS City Gym. Ritrovarsi in un team

GOOGLE MY BUSINESS City Gym 
Regia di Eliot Rausch (Uber Content, Los Angeles) 

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“ Watching people open up their hearts and change their life is really incredible. And to know that somehow you were that spark, I mean, it’s intoxicating.” Hailee Bland Walsh è la proprietaria di City Gym a Kansas City nel Missouri. Per lei, una palestra “should be more than a place to work out. It should be a place to belong.” 

In onore di Pride Month, l’agenzia Venables Bell & Partners(San Francisco) ha aiutato Google My Business a raccontare la storia di come una palestra sia diventata il punto di riferimento per una comunità di uomini transgender. A seguito del suo premiato filmato per l’azienda di viaggi Expedia , in cui ha narrato come un padre abbia accettato il matrimonio same-sex di sua figlia, il regista Eliot Rausch ha dato ancora una volta un senso di normalità alle questioni LGBT. Jake è nato femmina ma si è identificato in maschio fin da piccolo. Il filmato di due minuti e mezzo accenna brevemente a come Jake sia passato da femmina a maschio, poi celebra il ruolo di Hailee Bland Walsh nell’offrire a Jake e ai suoi amici un posto dove si sentono a loro agio. “These guys are physically getting stronger. But the real change is what’s happening inside. They’re building the capacity to feel confident, to feel strong.” 

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Benché lo spot sia stato prodotto per promuovere il ruolo di Google nell’aiutare le piccole aziende ad avere successo, è la posizione del brand come potente sostenitore LGBT negli anni che rimane nella mente, e soprattutto nel cuore, dello spettatore. 

Richard Ronan
FILMGOOD

rronan@filmgood.sm