Interviste

Mameli di One four One: "La crisi aguzza l’ingegno"

"Sono convinto che gli eventi daranno alle aziende un grande aiuto per superare la crisi: da strumento tattico diventeranno strumento sempre più strategico", sostiene Giorgio Mameli, managing director di One four One Italia, il quale ribadisce l'importanza di stabilire un contatto diretto con il consumatore.

Mameli_Giorgio.JPGProseguono le interviste realizzate da e20express.it ad alcune delle maggiori agenzie di eventi per azzardare un primo bilancio della situazione di mercato a inizio 2010 (vedi notizie correlate).

Oggi diamo voce a Giorgio Mameli, managing director di One four One Italia.

Come avete iniziato il 2010? Come percepite il mercato?
Non è stato un inizio molto facile. Si parla di progetti, che però non si sono ancora concretizzati. La situazione è molto simile a quella dello stesso periodo dello scorso anno: domina, da parte dei clienti, un atteggiamento di attesa nei confronti di come si svilupperà il mercato.

Siete impegnati su molti progetti? Avete ottenuto nuovi incarichi di recente?
Siamo al lavoro su diverse operazioni, che dovrebbero vedere la luce nei prossimi mesi. Sono tutti incarichi nuovi rispetto allo scorso anno, progetti che ci sono stati affidati quest’anno per la prima volta.

Cosa vedete nel futuro del mercato degli eventi?
Personalmente sono molto ottimista. Gli eventi sono uno strumento utile e le aziende se ne rendono sempre più conto. L’obiettivo è ora lavorare sull’‘ultimo miglio’, puntando sul contatto diretto con il target che gli eventi rendono possibile in modo unico. L’elemento caratterizzante dell’evento è infatti proprio questa capacità di entrare in relazione con il consumatore/cliente. Sono convinto che gli eventi daranno alle aziende un grande aiuto per superare la crisi: da strumento tattico diventeranno strumento sempre più strategico. Di questo le aziende più attente sono già consapevoli, e non sono poche le case history di attività sul territorio particolarmente riuscite. È fondamentale oggi ascoltare le risposte del consumatore alle offerte e alle iniziative che gli vengono proposte.

Come avete reagito alla crisi? Come vi siete attrezzati? Avete tagliato del personale? Avete sviluppato nuove offerte di servizi più vantaggiosi?
Abbiamo semplicemente lavorato di più, diventando ancora più propositivi con i clienti, lavorando molto in sinergia con le altre società del gruppo (Wpp, a cui l’agenzia appartiene, ndr). Questa crisi impone di aguzzare l’ingegno e di essere più creativi, per riuscire a realizzare eventi impattanti con disponibilità economiche ridotte rispetto al passato.

Quali sono i format di eventi che hanno ‘tenuto’ nonostante la crisi e che vengono maggiormente utilizzati dai vostri clienti?
Non ci sono format che hanno prevalso su altri, perché ogni tipologia ha funzione diverse. La convention, per esempio, parla al mondo aziendale, le attività sul retail intercettano il consumatore nel luogo dove effettua gli acquisti, mentre l’ambient marketing, al contrario, lo coinvolge dove meno se lo aspetta. Abbiamo quindi lavorato ad ampio raggio su tutte le tipologie: dalle convention allo street marketing, alle attività sul punto vendita.

Ci sono gare in ballo in questo periodo?
Al momento non siamo coinvolti in gare. Privilegiamo il contatto diretto con il cliente.

Ilaria Myr