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Boscacci/Cremonini, Accenture Song, e i nuovi arrivi di Grandese e Candito. "Desideriamo essere impegnati per risolvere i problemi dei clienti e le opportunità latenti, grazie all'integrazione tra dati, tecnologia e creatività"
Il passaggio da Accenture al nuovo brand Accenture Song, ad aprile, e la nomina di David Droga di Droga 5 (acquisita dal Gruppo) a Global Ceo (leggi news), ha portato a una centralità della creatività nella company evidente anche nell'arrivo al suo interno di importanti figure di creativi, da Davide Boscacci, che dallo scorso giugno è approdato nella società da Publicis Groupe con il ruolo di Chief Creative Officer per Italia, Europa Centrale e Grecia (leggi news), ai recenti ingressi di Matteo Grandese e Alessandro Candito come Deputy Executive Creative Director (leggi news), che vanno ad accrescere il pool di 2200 talenti in ambito creativo del Gruppo in Europa e i 150 professionisti in Italia.
Con lo stesso Boscacci e con Max Cremonini, Europe Head of Creative Business Accenture Song, abbiamo fatto il punto sul posizionamento innovativo della company che, come spiegano i due professionisti, è sempre più attraente per i creativi più ambiziosi anche in virtù dell'ambizione di fare la differenza sul mercato come consulente ingaggiato dai clienti per risolvere problemi di business, per esplorare nuove e latenti opportunità grazie all'integrazione tra creatività, dati e tecnologia.
Accenture Song, infatti, sottolineano Boscacci e Cremonini, viene coinvolta dai clienti a monte della definizione della comunicazione e del piano media, lavorando con le proprie capabilities e soluzioni creative 'a cascata' fino al cosiddetto 'ultimo miglio' per esplorare nuove potenzialità di business e innovativi territori di comunicazione nel digitale e nei dati che portino un valore tangibile per le aziende.
L'arrivo dal Gruppo Publicis in Accenture Song di Grandese e Candito, due professionisti versatili, con expertise in tutti gli ambiti della comunicazione, dalle activation realizzate per Netflix ai grandi film per Heineken alle operazioni locali per BMW e Mini, va proprio in questa direzione. I due talenti creativi, sottolineano Boscacci e Cremonini, hanno abbracciato la filosofia della company di potenziare la creatività con dati e tecnologia orientandola ai risultati di business per dare vita a un progetto innovativo sul mercato basato su una vision ambiziosa e disruptive.
"A noi piace identificare clienti future facing - aggiunge l'Head of Creative Business della company - che vogliono esplorare la dimensione creativa in un modo nuovo affinchè porti valore anche al loro business reale", uno statement reso possibile anche grazie a un network di talenti, ben oltre 2000 come detto in Europa, provenienti dalle diverse sigle acquisite dal Gruppo e con expertise che spaziano dalla creatività pura ai contenuti, al mondo delle digital activation, dell'ecommerce service, alla consulenza. Una struttura potenziata da una forte capacità di cooperare a livello globale con tutti i team creativi del gruppo nel mondo (basti pensare che nella Region che comprende Italia, Grecia ed Est Europa sono impegnati 1500 professionisti multidisciplinari).