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NC. Young & Rubicam: la forza della business client intimacy

Profondità di pensiero e precisione esecutiva, ma soprattutto capacità di entrare in diretto contatto con le dinamiche di business delle aziende. Sono queste le qualità che permettono all'agenzia di elaborare progetti integrati, in grado di generare risultati rilevanti e misurabili. Come confermato dai tanti premi ricevuti, negli anni, agli NC Awards e agli NC Digital Awards.

Il dialogo quotidiano tra agenzia e cliente rappresenta il punto di partenza per creare progetti di comunicazione articolati e coerenti, capaci di incontrare la sensibilità del pubblico, intercettandone i bisogni. Sono queste, in estrema sintesi, le coordinate fondamentali che indirizzano il modus operandi di Young & Rubicam, agenzia vincitrice - nel corso di questi anni - di numerosi premi agli NC Awards e agli NC Digital Awards. Per fare il punto sulle principalitendenze e sui maggiori cambiamenti che hanno caratterizzato sia l’agenzia sia il settore della comunicazione dal 2007, anno di nascita della rivista NC -il giornale della Nuova Comunicazione e degli NC Awards, a oggi, abbiamo intervistato il president & chief creative officer, Vicky Gitto, e la ceo Simona Maggini. Ecco l'intervista apparsa sul numero di aprile - maggio della rivista.

 

Come è cambiato l’approccio creativo di Young & Rubicam nel corso degli ultimi anni?

(Gitto) Un tempo arrivavano dei brief per riempire con creatività degli spazi media pre-acquistati, oggi la comunicazione va intesa come un journey, un percorso organico all’interno del quale il consumatore si muove attraversando tutti i touch point di marca. Come in ogni viaggio, il primo passo è sempre il più importante e nel nostro caso non è ancora l’idea creativa,ma il brief stesso. Per questo crediamo che il dialogo costante tra agenzia e cliente sia la base per realizzare i progetti di comunicazione dicui il mercato ha effettivamente bisogno.

Gitto, lei ha conquistato quattro volte il titolo di ‘Creativo dell’Anno’ agli NC Awards e una volta quello di ‘Creativo Digital dell’Anno’ agli NC Digital Awards.Quali sono le caratteristiche che deve avere oggi un creativo perfare davvero la differenza?

(Gitto) Comprendere a fondo le reali esigenze del cliente e rispondere con velocità, precisione e freschezza, aggiornando costantemente le soluzioni proposte. Ho sempre considerato questi riconoscimenti come un punto di arrivo nel percorso professionale fatto con le agenzie in cui sono stato chiamato a lavorare. Il valore principale risiede nel fatto che si tratta di premi assegnati da una giuria composta dai più importanti clienti locali e internazionali rappresentati nel nostro mercato. Se loro decretano che i tuoi lavori sono i migliori, allora lo sono veramente, perché sono loro i nostri principali interlocutori, quelli che rendono credibili o meno i progetti sviluppati.

Può fare due esempi - uno di qualche anno fa e uno recente - di vostri progetti particolarmente rappresentativi dell’evoluzione della comunicazione pubblicitaria?

(Gitto) Un esempio che sembra ormai lontanissimo è Danacol ‘Adotta un paese’, con cui abbiamo vinto l’edizione 2012 degli NC Awards. In quell’occasione, per informare ed educare i consumatori sul tema del colesterolo, Danacol ha realmente ‘adottato’ il paese di Castell’Arquato (Provincia di Piacenza, ndr) invitando oltre 3.000 famiglie a seguire realmente il Piano Danacol, e dimostrando di riuscire a ridurre il colesterolo di tutto il paese del 10% in sole tre settimane. Il ritorno mediatico fu enorme, così come la ricaduta sul traffico del sito (+165% di contatti al sito, ndr). Negli ultimi anni, i social media hanno conquistato un ruolo importante nel media-mix, al punto tale che oggi può succedere anche che siano il driver principale di una campagna di successo. Ne è prova il nostro recente progettoVodafone ‘The Christmas Exchange’, dove, con un branded content in tre puntate, realizzato insieme agli YouTuber, The Jakal, abbiamo coinvolto i fan della pagina Facebook del brand per tutto il periodo natalizio. Per poi portarli a visitare gli store nei giorni immediatamente successivi alle feste. Utilizzando una video content strategy completamente basata su Facebook,siamo riusciti ad aumentare le visite in-store del 1.600% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a dimostrazione del fatto che non cisono più barriere tra media on e offline. I contenuti video che abbiamo creato sono stati inoltre ripresi dai principali telegiornali italiani, garantendo un ritorno davvero importante per il brand anche in termini di earned media.

 

Come si è organizzata Y&R/VML al suo interno per stare al passo con i cambiamenti che stanno caratterizzando il panorama della comunicazione?

(Maggini) Siamo stati tra i primi player a incubare una unit digitale al suo interno, a credere in un approccio consulenziale edi partneship con le aziende clienti. Inoltre, abbiamo investito nell’area del marketing strategico e in un tool proprietario nella misurazione dell’equity di marca, il Brand Asset Valuator. Senza contare le collaborazioni esterne con Google, Sky e YouTube, e il nostro essere profondamente radicati nel mercato italiano, ma con ramificazioni internazionali uniche e rilevanti.

Qual è, a suo avviso, la principale sfida che le grandi agenzie di comunicazione, comeY&R/VML,hanno dovuto affrontare in questi ultimi anni?

(Maggini) La principale sfida che tutte le grandi agenzie stanno affrontando è il cambio di business model. Partita che non è ancora stata completata e purtroppo nemmeno vinta, ma si intravedono segnali positivi e promettenti. Il cambio di paradigma non può avvenire senza una profonda revisione dei profili e delle professionalità.Y&R sta investendo nei talenti anche e soprattutto premiando e facendo crescere figure già presenti in agenzia e combinandole con ingressi mirati e bilanciati dall’esterno.

Young & Rubicam ha vinto pertre volte il titolo di Best Holistic Agencya gli NCAwards, e una volta quello di Best Digital Agency agli NC Digital Awards. Qualisono i plus che le hanno fatto meritare questi premi?

(Maggini) La profondità di pensiero e la precisione esecutiva. Ma soprattutto una business client intimacy che è tra le sue caratteristiche principali. Solo entrando in diretto contatto con le dinamiche di business delle aziende possiamo restituire progetti integrati e rotondi che siano anche in grado di generare risultati e Roi misurabili e rilevanti.