Interviste

Michele Budelli, EventiSamarcanda: "Solo eventi di qualità per il futuro del mercato"

C'è aria di ottimismo per il 2010 degli eventi, e la crisi ha contribuito ad assestare l'offerta del mercato su standard di più alta professionalità. EventiSamarcanda 'fotografa' il suo primo trimestre, e tra investimenti in tecnologia e formazione e attenzione alla redemption, si dichiara soddisfatta dei risultati ottenuti.

Prosegue il giro di microfono di e20express tra le maggiori agenzie di eventi per fare un primo bilancio della situazione del settore in questo primo trimestre del 2010 (vedi notizie correlate). Oggi vi riportiamo l'intervista a Michele Budelli, executive director EventiSamarcanda.

Budelli.jpgCome avete iniziato il 2010? Come percepite il mercato?
Il 2010 è cominciato in modo positivo e abbiamo una buonissima sensazione nei confronti del mercato per i mesi a venire, con la consapevolezza che solo gli eventi davvero di qualità potranno però sopravvivere. La crisi, infatti, ha nettamente scremato il 'sottobosco' di agenzie e società di organizzazione eventi non di livello, mentre crediamo che chi propone un servizio di alta qualità sia attrezzato a resistere e continuare a crescere.

Siete impegnati su molti progetti?
Siamo attivi su molti fronti distinti. Innanzitutto, come all’inizio di ogni nuovo anno, la fase di progettazione di nuove produzioni - lanci di prodotto, convention aziendali, eventi pr... - ha assorbito gran parte delle nostre energie, ma, oltre che sui progetti commissionatici dai singoli clienti, al momento stiamo lavorando molto su noi stessi con un forte investimento in autoformazione e aggiornamenti sulle nuove tecnologie, che ci consentono e consentiranno di essere sempre più competitivi sul mercato. Un esempio su tutti può essere PromoAnimatori.it, il nuovissimo portale che abbiamo creato per raggiungere una gestione ottimale delle instore promotions e aggredire così ancora di più il mercato, offrendo sempre dei format creativi ed originali che ci permettono di parlare di veri e propri instore events.

Avete ottenuto nuovi incarichi di recente?
Sì, in particolare andando a consolidare il feeling speciale che da sempre abbiamo con il settore dei videogiochi. Il nostro principale cliente rimane GameStop, il più importante retailer mondiale in ambito videoludico, di cui abbiamo recentemente iniziato a gestire anche le attività di ufficio stampa e con cui abbiamo esteso a tutti i 40 Street Store italiani della catena il gigantesco progetto Personal Gamer, l’esclusiva figura professionale da noi creata  solo per gli Street Store GameStop, in linea con il customer care di livello estremo tanto caro alla multinazionale statunitense. Sempre nel mondo dei videogame, proprio questa settimana siamo impegnati in un evento per Sony e in un altro per Disney Interactive Studios, mentre, per passare ad altri settori, stiamo lavorando a un interessante progetto per Giochi Preziosi.

Cosa vedete nel futuro del mercato degli eventi?
Crediamo in un avvenire florido, in quanto a nostro avviso la creazione di eventi misurabili, che mettono in contatto diretto l’azienda promotrice con il pubblico, consente una comunicazione più immediata ed efficace e sicuramente meno dispersiva di quella offerta dai media tradizionali. La nostra parola d’ordine sarà quindi redemption: verificandola, per ogni evento gestito, siamo certi di poter dare importanti riscontri alle aziende clienti, che di conseguenza continueranno a investire nel nostro settore.

Come avete reagito alla crisi? Come vi siete attrezzati?
Crediamo che sarebbe stato un errore gravissimo tagliare e ridimensionare una struttura per sua natura già nata e cresciuta snella, agile e pronta a reagire alle esigenze del mercato. Al contrario, abbiamo rilanciato pesantemente con investimenti in nuove tecnologie, formazione interna dei collaboratori e ricerca di professionalità mirate per settori ritenuti da noi strategici.

Quali sono i format di eventi che hanno ‘tenuto’ nonostante la crisi?
Sono perlopiù tutti quegli eventi mirati a dare assistenza one-to-one al consumatore finale, un supporto mirato e specifico come quello offerto ad esempio dal già citato Personal Gamer di GameStop. Le convention, inoltre, non sono state più di tanto toccate dalla crisi, ed infatti a fine 2009 ne abbiamo gestita più di una. In generale possiamo affermare che non c’è un evento che sia totalmente venuto meno, perché le esigenze aziendali sono di fatto immutate, salvo il fatto che ci vengono chieste un’attenzione ancora maggiore e una gestione davvero ottimale dei budget e di tutte le risorse a disposizione.

Ci sono gare in ballo in questo periodo?
Naturalmente la procedura di gara è sempre in voga, soprattutto per eventi dal budget molto importante. La nostra esperienza in alcuni settori del mercato, come quello videoludico, ci consente spesso di ricevere brief diretti per eventi specifici. Al momento siamo dunque in fase progettuale su moltissimi fronti. Un’idea originale su tutte: un accattivante roadshow estivo per lanciare il poker sportivo anche in Italia...

Chiara Pozzoli