Inchieste

Wpp/Benatti, altre epurazioni in vista?

Dalla stampa inglese si apprende che sarebbero imminenti altri allontanamenti di dirigenti da società del Gruppo Wpp in Italia. Nulla di fatto ieri per il cda FullSix che si aggiorna a domani. Nel frattempo si attende un comunicato di Assocomunicazione in merito alle dichiarazioni di Sorrell sulla necessità di un intervento del governo sui diritti di negoziazione.

Si potrebbe avvicinare una prima possibile resa dei conti tra Wpp e alcuni manager vicini all'ex country manager della sede italiana Marco Benatti . Che l'evento fosse nell'aria lo si poteva immaginare dal tono che il 'duello' ha preso all'indomani del 9 gennaio, giorno del licenziamento in tronco del manager veronese e giorno dell'inizio di quello che la stampa anglosassone ha definito il Benattigate. L'indagine che la holding inglese sta effettuando presso tutte le agenzie del gruppo, media e non, sembra avere l'obiettivo di verificare il comportamento dei top manager direttamente e indirettamente vicini a Benatti, e di ogni tipo di rapporto tra clienti e agenzie del Gruppo. Si controllano le fatture, le spese personali e di rappresentanza, corrispondenze, ecc., in un'opera di investigazione interna che da quello che ci risulta non ha avuto pari nella storia della pubblicità italiana (quella di Tangentopoli fu una storia un po'diversa).

The Indipendent di oggi parla di molti manager italiani a rischio. Sebbene nell'articolo non se ne faccia alcuno, nei giorni scorsi sono circolati diversi nomi di persone finite sotto l'inchiesta Wpp. Tra questi, quello di Giovanni Bossi, presidente di Wpp Italia (vedi notizia correlata), e di Marco Girelli, presidente anche di FullSix e GroupM. E' poi circolato ripetutamente anche il nome di Carlo Maffei, chief finacial officer di Jwt e consigliere di FullSix. E' bene sottolineare che ad ADVexpress non risulta che questi nomi appartengano a una sorta di lista di proscrizione. Con una curiosa volontà di lavare i panni sporchi in piazza, dal gruppo Wpp continuano a giungere inquietanti particolari sul rapporto tra clienti (almeno sei) e agenzie, e a "spese personali irregolari" sostenute da agenzie italiane di proprietà Wpp a molti clienti e media. Si allude anche a pagamenti dubbi effettuati su conti esteri. Come pure, Martin Sorrell invita anche il Governo italiano, come dichiarato nell'ormai famosa intervista radiofonica rilasciata alla BBC, ad occuparsi dei diritti di negoziazione e, sia pure indirettamente, rievoca il fantasma della proposta di legge Lusetti. In merito a queste dichiarazioni, è giunto oggi un comunicato-replica di Ernesto Pala, presidente della consulta Media di Assocomunicazione (vedi notizia correlata).

Insomma, mentre Benatti rispedisce al mittente ogni addebito, e anzi annuncia un esposto per le presunte effrazioni agli uffici Wpp (vedi correlata), si ha l'impressione che Sorrell non abbia alcuna intenzione di fare sconti, ma di andare fino in fondo nella vicenda, anche a costo di fare emergere con impietosa durezza tutte le 'debolezze' del sistema della pubblicità italiana. A meno che, una volta raggiunto l'apice della tensione, non si arrivi a un clamoroso patteggiamento sotto forma di risarcimento milionario. Si ipotizzano 25 milioni di sterline, magari pagate da Benatti cedendo FullSix.

A quest'ultimo proposito registriamo che, come anticipato ieri da ADVexpress, il cda di ieri di FullSix, riunitosi a seguito dell'annuncio di Opa da parte di Marco Benatti, si è limitato a discutere della nomina dell'advisor finanziario, come da ordine del giorno. Secondo le indiscrezioni riportate dal Finanza & Mercati si tratterebbe di Rasfin (la sim del gruppo Ras). Il cda non ha però deliberato e si è aggiornato a domani, 8 febbraio.