Interviste

Girelli di Gruppo FMA: "Il trend è positivo, le aziende hanno più voglia di fare. Tante le gare in corso"

Un primo trimestre che ha portato ottimi risultati. Secondo Aurelio Girelli, vice presidente e responsabile divisione eventi Gruppo FMA, non siamo ancora fuori dalla crisi, ma le aziende hanno più voglia di investire e il trend è positivo. Il Gruppo ha reagito al momento critico salvaguardando il personale, facendo investimenti strategici e diversificando le attività btl. Numerose le gare in corso. Alcuni nomi? Gazzetta, Carlsberg, Kimberly Clark, Wind, Kraft, Hasbro e Nestlè.

Prosegue il giro di microfono di e20express tra le maggiori agenzie di eventi, per azzardare un bilancio della situazione di mercato in questa prima parte del 2010. Dopo aver intervistato Gruppo Input, Incentive Power Travel – Allevents group, MenCompany, It’s girelli1.JPGCool Events, Come, Carito & Partners factory, One four One, Fonema, Sinergie, Estra, IperboleGroup, EventiSamarcanda, K-events e Gruppo Peroni Eventi (vedi notizie correlate), diamo ora voce ad Aurelio Girelli, vice presidente e responsabile divisione eventi Gruppo FMA.

Come avete iniziato il 2010? Come percepite il mercato?
Abbiamo fotografato i dati del primo trimestre del 2010 pochi giorni fa e i risultati sono oltre ogni aspettativa: abbiamo stimato un +20% di fatturato rispetto ai nostri obiettivi. Forse perché abbiamo seminato molto nel 2009 e ora stiamo raccogliendo i frutti.
Con ciò, non voglio affermare che la crisi sia passata, ma se questo è il trend, è sicuramente positivo. Nel 2009 le aziende hanno tirato i freni. Ma molte si sono accorte che non è possibile fare a meno di marketing e comunicazione specialmente quando si lanciano nuovi prodotti o si vuole mantenere quote di mercato. Ora c'è più voglia di fare e stanno aumentando le richieste.

Siete impegnati su molti progetti?
In questo periodo produciamo 5 o 6 progetti alla settimana. Stiamo lavorando parecchio con Huggies, brand di Kimberly-Clark, per il quale abbiamo sviluppato un'attività partita a novembre e tutt'ora in corso, che ha previsto numerose declinazioni, tra cui un grande concorso.
Stiamo sviluppando un progetto per Tuborg, con concorso e attività nei centri commerciali e stiamo studiando per Splugen la sua presenza al Giro d'Italia, di cui è sponsor.
Stiamo organizzando un incentive per Vodafone Germania.
Siamo poi in attesa di ripartire con un'importante attività legata al Ministero della Salute sulla prevenzione del diabete…e tanto altro di cui ancora, per scaramanzia, non posso parlare

Come avete reagito alla crisi? Come vi siete attrezzati? Avete tagliato del personale?
Abbiamo affrontato la crisi, consapevoli di una discreta solidità finanziaria, con un obiettivo: quello di salvaguardare il personale. Quindi, niente tagli. Sono invece stati fatti degli investimenti strategici, come, ad esempio, l'acquisizione di Frozen Frogs, agenzia media digitale, che ci sta dando un ottimo riscontro. Inoltre, stiamo potenziando il nostro reparto eventi ed abbiamo aperto una nuova divisione di marketing contestuale.

Quali sono i format di eventi che hanno ‘tenuto’ nonostante la crisi?
Sicuramente le convention, ma anche le attività legate al pdv e alla spinta all’acquisto
Inoltre,la nostra fortuna è quella di essere specializzati in tutte le discipline del below the line e le sappiamo miscelare molto bene. Ad esempio, abbiamo ottenuti ottimi risultati dai concorsi, dalle promozioni e dalle attività in store. Nel 2009 abbiamo fatto circa 40.000 giornate di promozione. Certo, c'è una maggiore attenzione ai costi, ma credo sia normale in un periodo come questo.

Ci sono gare in ballo in questo periodo?
Stiamo studiando un progetto di visibilità per Gazzetta legato ai Mondiali di Calcio 2010, siamo in gara con Carlsberg, Kimberly Clark, con Wind per un'attività nelle palestre, con Kraft, Hasbro, Nestlè...C'è molta carne al fuoco.

Insomma, questa crisi sta o non sta passando?
La crisi c'è ed è stata, a mia memoria, la più seria dei miei 30 anni in questo settore. C'è, tuttavia, un risvolto positivo: questa crisi ha fatto tanta pulizia. Negli ultimi anni, infatti, tutti si sono messi a fare eventi.  La crisi ha dimostrato che solo le strutture più solide e strutturate sono state in grado di reagire. E ha fatto forse capire alle aziende che a volte è meglio non risparmiare sulla qualità e sulla solidità dei partner.

Serena Roberti