Inchieste

Auditel Sat/1. Pancini: 'Dati disaggregati pronti lunedì. Ma nessuno li ha richiesti'

Il dg Auditel, Walter Pancini, contattato da ADVexpress dichiara molto probabile il rinvio della pubblicazione dei dati disaggregati satellitari a data da destinarsi. "Attenzione però, il 4 febbraio scatta il conto alla rovescia. Dati da richiedere entro due mesi, o non saranno più disponibili".

Era l'11 gennaio 2007 quando la Corte d'Appello di Milano ha annullato l'inibitoria con la quale, nell'aprile 2005 a seguito di un ricorso di Sitcom, era stata vietata la pubblicazione dei dati d'ascolto disaggregati delle emittenti satellitari. Il direttore generale di Auditel, Walter Pancini, ai microfoni di ADVexpress aveva allora indicato nei primi giorni di febbraio, in particolare il 5, la prima data utile per la pubblicazione di questi dati. Grande soddisfazione espressa dagli editori da sempre favorevoli alla pubblicazione, come Jetix. Parole amare, invece, da chi a questi si è sempre opposto, Sitcom in testa (vedi notizie correlate).

Oggi, a pochi giorni dall'evento, ADVexpress ha ricontattato Walter Pancini , il quale ha descritto uno scenario in cui la pubblicazione dei dati sarà probabilmente rinviata a data da destinarsi.

"Al momento – dichiara Pancini – non abbiamo ricevuto da nessun editore la richiesta-liberatoria alla pubblicazione dei propri dati disaggregati".

Per quale motivo? "A quanto ci risulta – spiega il direttore generale - tra noi e Sky non esistono più problemi 'metodologici', dunque non ci sono motivazioni tecniche per cui i dati disaggregati sulle tv satellitari non debbano essere pubblicati alla prima data utile, ovvero il 5 febbraio. Le ragioni ostative storicamente sollevate da Sky sono state risolte, e c'è totale convergenza tra i nostri dati e quelli interni dell'azienda. Rimane il fatto, però, che la scelta di farsi pubblicare è nelle mani degli editori. La parola, insomma, passa dalle nostre mani a quelle del mercato".

"E' bene ricordare – aggiunge Pancini - che a partire dal 4 febbraio scattano i due mesi ufficiali di prova, entro i quali, chi lo desidera, deve richiedere la pubblicazione dei dati. Chi non farà richiesta entro i due mesi, non avrà più a disposizione nessun dato. Questa è la prassi di Auditel che, ricordiamolo, è nato con la mission di dare trasparenza al mercato e agli utenti del mercato attraverso la produzione di dati 'palesi'. La prova non può durare all'infinito, produrre in eterno dati 'oscurati' non serve a nessuno".

Qualche motivazione sul perchè gli editori non hanno ancora richiesto la pubblicazione dei dati, è stata avanzata ieri dal Sole24Ore, secondo cui i responsabili marketing stanno temporeggiando al fine di vagliare i pro e i contro della faccenda. Tra i contro, si legge sul quotidiano economico, c'è "l'inevitabile constatazione che spesso i dati sono inferiori a quelli vantati dalla forza vendita nelle negoziazioni con i centri media o con le aziende inserzioniste".

"I timori – aggiunge il Sole – riguardano l'impatto che può avere la divulgazione del numero reale dei consumatori di un canale. (...) Canali di successo potranno avere anche poche centinaia di migliaia di spettatori".

Il paragone tra analogico e satellitare, con tutta probabilità, sarà severo, semplicemente considerando il fatto che da una parte oltre 55 milioni di persone hanno sette canali a disposizione, con qualche escursione tra le locali, mentre dall'altra circa 14 milioni (questo il numero delle 'parabole' nel nostro paese) scelgono tra oltre 200 canali.

Allora, "Auditel libero in libero mercato – conclude il Sole – implica la necessità di un rinnovo culturale di tutti". Bene, e in attesa di tutto questo? Gli editori, Sky in testa, compieranno il coraggioso passo? Quando? Anche perchè, come ricorda Pancini, il 4 febbraio parte il conto alla rovescia.

Matteo Vitali